La decadenza
dell’imperio intellettuale (e non solo)
... non più che un groviglio di fili spinati,
‒ la vita ‒ , questo svuotato carniere senza volatili,
detiene il primato di condanne epocali,
non più che una terra di ladri e fornicatori,
d’infoiati luogotenenti del male:
una follia guastatrice che ha facoltà d’inquinare
mare e terra e non ci vieta di essere
i peggiori carcerieri di noi stessi.
Chiamiamo a raccolta i peccati
per favorire gli estinti, non abbiamo
che evocare, inumare la morte per vederla
stampata sul volto di ognuno.
Segni prepotenti di vita si scontrano
con le masserizie dei transfughi.
Ogni luogo è lo stesso, ogni lamento
viene a morire sul labbro di chi la chiama
“vita” questa sarabanda di briganti,
questo esporsi ogni giorno
a nuovi pignoramenti o a bancarotta.
della materia cerebrale in disuso...
***
Respirami finché puoi, come alba i suoi colori,
non vedi come tutto è greve,
come condanna questa vita al ribollire della sua follia?
si fa tenue, leggera solo in sogno:
ad ogni angolo incrocia il suo Caino,
ad ogni labbro il suo fiele:
spiga che non matura, ma anch’essa,
si apre alle tetre oscurità dei suoi fantasmi:
E pare prona a morire della sua stessa sorte
l’ultimo lembo di dignità che non teme più la carne,
l’esiliata carne, che cancella tutte le altre forme.
La visuale ormai ne è satura,
antefatto di liquami fetidi e putrescenti.
***
La tenebra avanza in
un’orgia
di accelerazione, come un plotone deragliato
senza più comandi;
dirige a giorni di dolore, ad una gragnuola
d’archibugi, senza tiro al bersaglio
Nessuna vita è più solidale con la morte, più muta.
A sciame le parole mietono un campo arato,
nient’ altro che esaltazione dell’io narcisistico.
Non è danza il paso doble:
ti scuote come un flamenco in un fremito
d’ossa recrudescente.
*
Ninnj Di Stefano Busà, nata a Partanna,
laureata in Lettere, è tra le figure più
note e rappresentative della pagina culturale dei nostri giorni, tra le più
conosciute e qualificate scrittrici a livello internazionale al femminile.
Poetessa, critico, saggista e giornalista. Si occupa di Estetica e di
Letteratura, di Storia delle Poetiche, oltre che di Critica e di Scienza
dell’Alimentazione. La sua vasta opera è raccolta in saggi, studi critici e articoli
di varia natura.
In
Poesia ha pubblicato 20 raccolte, quasi tutte premiate o, in forma inedita con
pubblicazione-premio al vincitore, o successivamente, come libro edito (a
pubblicazione avvenuta). Si segnalano i seguenti titoli:
Oltre
il segno tangibile (1986, 2° ed. 1987 esaurito); Lo spazio di un
pensiero (1988 Ed. Gabrieli vince il Premio
editoriale L’Ala della Vittoria, con la pubblicazione); Quel lucido delirio (1989,
vince il Premio “Editore Il Grappolo”con la pubblicazione); Sortilegio di riflessi
(1989, vince il premio “Cinque Terre” La Spezia, con la pubblicazione); La parola
essenziale (1990); Abitare la polvere (1990, pref. di A. G. Brunelli, pubblicazione-premio al vincitore, Editore
Agemina, Firenze); L’area di broca (1993,
tradotto anche in francese e presentato a Parigi, pref. Antonio Piromalli, vince il Premio Città di Pontinia,
1994); L’attimo che conta (1994, pref. Vittorio Vettori, vince il Premio
“Cinque Terre” stesso anno); Cercatori d’infinito (Belgrado, 1994,
tradotto interamente in serbo-croato); Anche l’ipotesi (1995,
pubblicazione-premio all’Histonium, Vasto); Quella
dolcezza inquieta (1997, pref. Vittoriano Esposito, vince il Premio “Atheste” della Regione Veneta 1998); Le lune oltre il
cancello (1998 pref. Giorgio Bàrberi Squarotti, 83 pubblicazione-premio al “Libero De
Libero, Fondi); Il deserto e il cactus (1998, pref. Maria. G. Lenisa vince il premio-pubblicazione R. Micheloni,
Lunigiana); In altro luogo (2001 Sanremo, pluripremiato); Adiacenze e
lontananze (2002 pref. Neuro Bonifazi –
postfazione Dante Maffìa); L’arto fantasma (2005,
Ed. Lineacultura, pref. Giovanni Raboni,
vince il Premio “Maestrale, Sestri); Tra l’onda e la risacca (2007, Ed. Bastogi, pref. Marco Forti, introduzione di Francesco D’
Episcopo, pluripremiato); L’assoluto perfetto (2010, Kairos,
pref. Antonio Spagnuolo, vince i Premi “Franco Delpino” e “Histonum” Vasto); Quella
luce che tocca il mondo (2010, Ed. Bastogi, pref.
Emerico Giachery, vince il
Premio “Tuttiola”, 2011); Nella rosa dei venti (2011,
ed. Ursini pref. di Giorgio Bàrberi
Squarotti) ancora in stampa.
La
scrittrice è Presidente della Lombardia dell’Unione Nazionale Scrittori.