Alla Patria nella
primavera del Suo anniversario
Volteggia nella
stanza
primavera di
mosche,
concentriche
giravolte
in ritmi sopiti
di spirale
che virano,
improvvisi,
in picchiate
acrobatiche
di sfrecciati, tricolori
frecce
constatando l’indigenza
che dentro assilla
danzano,
di amor patrio,
le mosche,
congiungono alla
festa
nel Suo
anniversario.
E anche qui,
nello sconsolato
eremo in cui, di
poco o nulla,
vivo, grottesche
piroette
di pupille
sognano e segnano
visioni in
chiaroscuri,
poeti orfani di
patrie,
apolidi mosche
svolazzanti
che ronzano
anime di defunti.
2011
Tutto
prossimo al Natale
Giorni
d’intenso, circostante freddo:
ieri
tramontana, oggi pigro nevischio,
l’arrabattarsi
tra un cielo sgombro
e
l’uniforme, conforme grigio
all’ultimo
orizzonte percepito.
Tutto
prossimo al Natale, al gelo,
ragnatela
di cristalli
sovrapposta
al cuore.
Astanti
analgesie
annoverano
aspiranti,
affaticati
attori
ammassarsi,
accalcati,
ansimando
amore.
Tutto
prossimo al Natale, al gelo,
ragnatela
di cristalli
sovrapposta
al cuore.
2009