SEIREN
Sento
[dunque suono (2007)
poema
sonoro
con
suoni elettronici di Massimiliano Cerroni > ( ascolta il file mp3 )
“Intreccio di poesia, musica,
suggestioni vocali, questo lavoro sonoro di Giovanni Fontana è stato eseguito
al festival “New Territories” di Glasgow in performance live electronics. Vera
protagonista del lavoro è la voce, intesa sia come parola che nasce da un testo
che appare e scompare, sia come suono, vocalità, malia che cattura l’ascolto.
Ma allo stesso tempo la voce è anche tematizzata, e quasi diventando
l’argomento di se stessa si fa materia, aspira a emanciparsi dalle parole, a
farsi puro suono: non casualmente si gioca con le figure del mito evocando la
seduzione del canto delle sirene. È questa seduzione il fulcro della ricerca di
Fontana, dove la voce creando l’ascolto
crea noi in quanto percipienti; e dove il suono e la parola si intrecciano
e si moltiplicano eclissando i loro confini”.
[Gianmaria Nerli, “In pensiero”, n° 2,
2009]
Giovanni
Fontana: pre-testo, voci e sound design
Massimiliano
Cerroni: composizione elettroacustica
*****
VOCI
INTRECCIATE (sussurri, lacerazioni, grida con echi e riverberazioni): –
→ sento
→ sento →
dunque sono
[forse [
nel cono
acustico dei sussurri in nuce →
schiumosi che inseguono
sogni di fascini primari [
in sinuosità si
schiudono i canti vaginali [
ché m’infesta
la festa degli abissi
→ inconoscibili
complessità → conflittuali [
se trenodie d’effetto
pascolano [forse
← sull’insufficienza
del lutto → frutto →
di passione inquieto
[
se voci di
cicli
← connaturali
avvolgono →
sguardi simbiotici
→
corrispondenze
← che parlano
e non parlano di niente [
tu senti i ruoli
segreti di femmine sfuggenti
← via via
guizzanti in profondità [che senti [e
senti forse che
senti e dunque sei [
per sei sirene
→ trentasei cortei
← di
vocoidi velari [e
dunque sono
[sono [
spalancate e
nude di nervi [forse
→ un fato liquido decreta il mutevole distacco
← umbratile
e cupo [cupo [
un malfermo
attracco →
su pensieri
torbidi che chiariscono lo smacco
← all’insistente
richiamo di lamie proteiformi [
molpe mouillé
→ ligeia callipigia
← ligia
all’uvulare
partenope
squillante → solare → virginale [forse [
← aglaofème
bigia → ma splendida
→ nella
baia velare ←
leucosia bianca
→ sosia dell’onda → nasale e stanca [e
c’è aglaofono
all’idromegafono →
himeropa topa
accattivante → cacuminale [e
peisinoe labiale
e suadente [che sento [che sento e sento [e
telsione la
parolaia [
o thelxiepeia →
daimone
meridiano di morte e fricativa
[ ]
quando supina
affiora l’eco dei riflussi [e
annoda chiome e
annoda [così che sento [dunque [che risuono
← per riverse
contaminazioni [forse risento →
suono quel che
sono [
sento quel sòno
geminato → liquido →
che centra
l’onfalo vibrante di pesce e uccello [e c’entra [
solo per creature
notturne [verdi d’alga → di vento [
un uomo vale un
mare [morde sgomento
← le
corde del pennone →
una vita morta non
conta un solo scoglio [
fermo e
testardo nel suo tempo interno [e
se un pensiero vale
[apico-dentale [palatale che sia [
vale una vela in
flussi d’orgasmi equorei →
così di
smarrimenti [così di mescidanze [
così di danze
→
così di
mescolanze di bave di nereidi ingannevoli ←
che avvulvano
labirinti d’incerte complessioni
→ che
transcodificano organismi numerici di suoni ←
mentre pullulano
in amplessi di gorgo e di bonaccia
→ ibride
[
[le sento
[forse [
le portatrici
di morte [è tua la buona sorte
→ se hai
il coraggio della conoscenza [
ignude intanto sull’orlo
[le risento
→ tutte
le perdite che il caso assomma →
molpe mouillé
→ ligeia callipigia
← ligia
all’uvulare
partenope
squillante → solare →
virginale
[forse [
aglaofème bigia
→ ma splendida
← nella
baia velare [
leucosia bianca
→ sosia dell’onda → nasale e stanca
← mentre
aglaofono all’idromegafono intona fonazioni [
così himeropa
→ topa accattivante → lancia vocoidi aperti
[ ]
quando supina
affiora l’eco dei flussi [e
annoda chiome e
affonda [e
concorda il
clinamen delle voci del mare [e
inanella
disegni di sguardi opalescenti
← su malinconie
di fondo [dove torna il girotondo illibato
→ di lampi
impenetrabili [
se incompatibili
correlazioni deviano di scarti minimi
→ su un
crepuscolo a perdere [da perdersi [
d’inesauribili
energie [
lallapazza
→ lallazza → lilli → lillipuzza →
lale, lale
→ ligeia svolazza e spruzza →
liga sguazza → razza che vocalizza →
lapislazzula
→ lula aguzza → gazza che spazializza →
strabuzza
→ stuzza → catalizza e sbuzza
← ladra
di grazia e di disgrazia
← ché la certezza
della perdita è nella lallazione →
tra
lilliferazioni di sirene fragili in apparenza
← quando
il lamento ammanta la notte
← che su
lygis plana ali di vento e di locusta →
molpe mouillé
→ ligeia callipigia
← ligia
all’uvulare →
partenope
squillante e solare →
virginale
[forse [
aglaofème bigia
→ e splendida ←
nella baia
velare →
leucosia bianca
→ sosia dell’onda →
nasale e stanca
→
quando
aglaofono all’idromegafono bemollizza himeropa →
topa
accattivante → bilabiale → implosiva →
← retroflessa
→ spirante [e
peisinoe
dislingua suadente [che sento [che sento [che risento [
i contoidi alveolari
di telsione
← la parolaia
→
che sotto thelxiepeia
cela ←
meridiane morti
e fricative
→ acheloidi
insufflatrici di germi acustici letali →
cantano apicali
formule di conoscenza
← sottili
sottili →
come sottili [forse
[ inganni
→ ma come
figlie di muse in transito da un’enigma all’altro ←
della poesia
sottendono il pericolo
[ ]
quando supina
affiora l’eco dei flutti e annoda chiome [e
attonda quell’inganno
[dunque [
quando annotta
[
quella fascinazione
[è seduzione → e oblio [
che sento [e dunque
sono [forse [
così l’ascolto
si fa carne tanto
← che orecchio
incessante mi diventa [e
il silenzio
meridiano e la bonaccia
← pesano
sull’interfaccia tra vuoto e vuoto [
mentre il sole
incide il tempo sulle rocce e attende ←
complice senza
giudizi →
è il rischio
della parola del niente [
nel niente del
niente
→ che è
parola del vuoto [
parola di un
niente vuoto [
un vuoto di
niente [
la parola
dell’inflessione inflessa [
è lì che intesse
a strati i canti →
tra vuoto e
vuoto [
tutti di là del
baricentro [
dove il canto è
nel canto e nel canto al centro
→ dove il
canto è nel canto di un canto
→ racchiuso
nel canto [
un canto di
dentro →
→ un
canto d’accanto → d’acconto ←
un canto riverso
sul canto converso →
un canto nel
canto del canto nel canto del core ←
ch’è nella
plica interiore del canto e che il canto riflette
→ se è un
canto che flette →
che flutta che
onda e marèa
→ che
pulsa nel canto del centro
un canto di
amplessi convessi →
un canto
plasmato in essenza di canto
] sublimato
→
] circonflesso
→
] reclino e
trasverso →
] in transito ]
in conto d’armonia →
] in tutto riflesso
→
] è un canto ch’è
nudo →
] è un canto
ch’è crudo →
giù [
sul punto
dell’origine degli assi [
molpe mouillé
somma tonemi → ligeia è ligia all’uvulare [e
callipigia [
partenope squillante
è solare → virginale [forse [
aglaofème bigia
→ è splendida
→ nella
baia [e velare [
leucosia è
bianca → sosia dell’onda
→ nasale
e stanca ←
perché
aglaofono è all’idromegafono
[ ]
quando poi supina
riaffiora l’eco dei riflussi
← e
annoda chiome e annoda ancora chiome
la voce snoda aulenti
alate e flautate note →
delibanti di
passioni deliranti e fluide →
oltre quei lutti
[e
quelle lacrime
di vergini
← figlie
d’acqua → incalzanti di vocalità diffuse →
inebrianti
d’arie e di spiriti rupestri →
fanciulle alate
fruscianti di vento [e
pianto [forse [
chi intona conturbanti
gli abissi e gli orizzonti aperti senza più tramonti?
auloi auloi
kataulenti → membrane e timpani [
spettrografie
soverchiano ditirambi e prosodie →
incanti ambivalenti
→ lenti nel passo di danze salmastre →
vanto di
strumenti di passioni terrestri
← insinuano
tra le canne echi di eventi →
molpe mouillé
somma tonemi → ligeia è ligia all’uvulare e callipigia [
leucosia è
bianca → sosia dell’onda →
nasale e stanca
→
→ finché
aglaofono è all’idromegafono
[ ]
quando supina
affiora l’ombra dei riflessi ←
e annoda chiome
e annoda [
la lira solare
oppone il vanto della divinità →
la sua ferocia cruda
[cruda [e
sono allora le
sirene fatali compagne di dioniso
← che sento
→ sento [e
dunque sono
[forse [nel cono acustico del magma consonante
← molpe
mouillé → ligeia callipigia ligia all’uvulare →
partenope
squillante → solare → virginale
[forse [
aglaofème bigia
→ ma splendida nella baia velare →
leucosia bianca
→
sosia dell’onda
→ nasale e stanca →
con aglaofono
all’idromegafono →
con himeropa
topa accattivante → cacuminale [e
peisinoe
labiale e suadente [che sento [che sento e sento →
con telsione la
parolaia →
:thelxiepeia →
→ daimone
meridiano di morte e fricativa
[ ]
ma quando supina
affiora l’ombra dei riflessi
→ nessuna
nave alla finestra [
nient’altro che
suoni oscuri → dorsali →
impasti
d’indifferite note faringali → eiettive →
ripassano il
giorno sulla costa [
allora risento l’estenuante
morte del piacere che affoga nell’oblio [
le penetranti
voci di miele e di sessi e di favi bassi flautati e biondi e alati
e di melisse di
corpi sottili e mantiche assenti
nelle lucide
menti dei veggenti [
che affoga e seduce
mentre cuce fatali impenetrabilità
→ così
che il trascorrere della mutevolezza degli armonici →
in
travestimenti incerti →
sciolga ogni delirante
inganno
:
iynx → come
voce in movimento →
voce dai mille voli
→
dai mille volti
voce →
assoli assoli
sento → sento [
che dunque sono
[forse [nel cono acustico del magma sonoro
→ giù da fertili
acque di ninfe garrule di spechi gorgoglianti ←
l’incantagione
di questo sogno fa di te → di me →
il senso delle
mie parole
← le tue
dove il senso è
percepito in sé
← fuori
dal canto [e
il canto è in
sé il suo senso [e
tu sei me che
me distingui in te cantandone di noi [e
te e me e il
canto e il senso son percepiti a senso
→ sull’orizzonte
delle differenze
[ ]
molpe mouillé
→ ligeia callipigia → all’uvulare ligia →
partenope
squillante → solare e virginale →
aglaofème bigia
→ nella baia velare →
leucosia bianca
→ nasale e stanca →
con himeropa
topa accattivante → che intona laterale [e
peisinoe
labiale e suadente rilancia a telsione → parolaia gaia →
:telsiepia o thelxiope
o thelxiepeia
stesso daimon
di morte e fricativa
aglaofono
all’idromegafono
→ lontano
in prospettiva
[
NOTA BIOGRAFICA
Giovanni
Fontana
è un poliartista. Ha esperienza di arti visive, architettura, teatro, musica,
letteratura, ma privilegia la scrittura intermediale. Negli anni 70 inizia la sua collaborazione con Adriano Spatola,
che gli pubblica “Radio/Dramma” (Geiger, 1977), testo che si pone tra poesia
visiva, scrittura paramusicale, fonetismo, partitura d’azione, libro d’artista.
Nel 1978 entra nella redazione di “Tam Tam” e inizia a frequentare i territori
della sperimentazione poetica internazionale stringendo rapporti di
collaborazione con i più significativi esponenti: da Dick Higgins a John
Giorno, da Henri Chopin a Bernard Heidsieck, da Jean-Jacques Lebel a Julien
Blaine. Partecipa
a centinaia di festival di nuova poesia e di arti elettroniche, da Parigi a New
York, da Tokyo a Shanghai. Già nel 1981
Arrigo Lora Totino lo definisce come “uno dei migliori poeti sonori italiani”. Secondo
Henri Chopin
è “della stessa scuola di composizione di Paul De Vree e come lui ci
cattura, ma, in più, ha una voce superba” (1983). Senza mezzi termini per
Adriano Spatola “è un maestro”, addirittura “diabolico” (1988). Heidsieck scrive che “abbiamo
molto da imparare dal suo combattimento tra la voce e l’assenza” (1989); Pierre
Garnier sottolinea la sua “conquista di libertà” (1999); per Gerhard Rühm “la sua
poesia sonora è straordinaria” (2003).
Ha pubblicato diversi dischi e libri, tra i quali
due romanzi sonori: Chorus (Manni,
2000) e Tarocco Meccanico (Altri
Termini, 1990), che secondo Paul Zumthor è “punto di risoluzione e di convergenza di tutte le
interrogazioni rivolte al linguaggio da trent’anni a questa parte”. Ha scritto
saggi teorici e critici; tra questi La
voce in movimento (Harta performing,
2003) e Poesia della voce e del gesto (Sometti, 2004). Ha curato per la
rivista “Il Verri” il CD Verbivocovisual. Antologia di poesia sonora 1964-2004. Ha fondato la rivista di poetiche
intermediali “La Taverna
di Auerbach” e l’audiorivista “Momo”. Ha fatto del gruppo “Baobab”.
Attualmente è redattore delle riviste internazionali “Doc(k)s” (Francia) e “Inter” (Canada). È direttore di
“Territori”, quadrimestrale di architettura e altri linguaggi.
Con opere verbo-visuali ha preso parte
a circa seicento mostre in Europa, nelle Americhe, in Giappone e in Australia;
tra queste la XVI Bienal de São Paulo (1981), Italics 1925/1985
(Columbia University, New York, 1985), XI Quadriennale di Roma (1986), Brain
Apartment (50a Biennale di Venezia, 2003).
Ha scritto testi poetici per svariati musicisti,
tra i quali Ennio Morricone e Roman Vlad. Tra i suoi testi per musica c’è una
nuova versione dell’Histoire du soldat
di Igor Stravinsky. Attualmente fa parte
del gruppo “Hermes Intermedia” con i compositori Antonio Poce, Giampiero Gemini
e Valerio Murat.
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