Lo chiamano il “mal bianco” ed è una malattia delle piante: come riconoscerla e combatterla

Alcuni consigli su come riconoscere e poter curare la malattia delle piante meglio nota con il nome di “mal bianco”. 

Foglie di una pianta malata con il mal bianco
Pianta con macchie (retididedalus.it)

Alcuni la chiamano “mal bianco” la malattia delle piante che tende a manifestarsi con la comparsa – sulle foglie – di alcune macchie di colore bianco. Queste macchie dal colore biancastro risultano tendenzialmente individuabili quando ormai la pianta è già stata intaccata dall’infezione. Anche per tal motivo è importante conoscere di cosa si tratta e saper agire in maniera preventiva per evitare che questo accada.

“Mal bianco”: riconoscere i sintomi della malattia delle piante

Foglia di piante di cocomero con macchie bianche
Pianta da frutto malata (retididedalus.it)

Il mal bianco, o anche noto come Oidio, è provocato dalla graduale comparsa di funghi che aggrediscono le foglie delle piante. Questi ultimi, riconoscibili come dei piccoli filamenti, non sono visibili ad occhio nudo nella fase iniziale della malattia della pianta. E può essere dunque molto difficile accorgersi in tempo della malattia.

Uno dei rischi principali che può causare questa malattia, oltre alla morte della pianta stessa, è rappresentato dalla possibilità di contagiare – in breve tempo – anche le altre piante che si trovano nei dintorni. Ciò si verifica a causa del vento che trasporta le spore dei funghi dell’Oidio anche sugli altri verdi esemplari, mettendo – così – a repentaglio la loro longevità.

Se in molti potrebbero pensare a una soluzione con i fondi di caffè, è bene ricordare che un altro dei rischi – quando la pianta resiste alla malattia – è invece rappresentato dall’impossibilità di quest’ultima di generare nuovi germogli e, pertanto, di continuare la sua crescita. Le piante che rischiano di essere contaminate da questa malattia sono soprattutto quelle da frutto.

Oidio, cura e prevenzione

Per curare le piante da frutto o le piante ornamentali che soffrono di questa malattia potrebbe essere necessario ricorrere all’utilizzo di alcuni elementi chimici e non dannosi per le piante, come – ad esempio – lo zolfo o l’olio di Neem. Lo zolfo si presenta come una valida alternativa a altri fitofarmaci desinati, in questo caso, a piante non commestibili.

Per quel che riguarda invece la prevenzione dell’Oidio – ma anche di altre malattie che possano aggredire in tempi brevi la pianta – un’ottima strategia da mettere in atto può essere quella di creare un terriccio ricco di sostanze nutritive.

Salvaguardando sin dall’inizio la crescita e la resistenza del suo verde germoglio, con un terreno ben drenato e adatto alla tipologia di pianta a cui si fa riferimento, risulta essere – quasi sempre – un buon modo per permetterle di resistere ai parassiti oppure a altri eventuali incidenti di percorso.

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