A Napoli: 50 lettere a Santo, il primo angelo del quartiere Ponticelli

Un’incredibile storia di amicizia, dolore e memoria sta emergendo da Napoli, in particolare dal quartiere Ponticelli.

Qui, un gruppo di ragazzi ha voluto rendere omaggio a Santo Romano, un giovane adolescente tragicamente ucciso sabato notte a San Sebastiano al Vesuvio. I suoi compagni di scuola hanno creato una serie di lettere toccanti, simbolo di un affetto e di un legame che continua a vivere, nonostante la terribile perdita.

Nell’istituto ‘Archimede‘, gli amici di Santo hanno allestito una bacheca con cinquanta lettere, una per ogni classe, preparate per un flash-mob che avrebbe dovuto tenersi oggi. Tuttavia, il momento è stato rimandato a domani, affinché i compagni potessero partecipare ai funerali del giovane, che si svolgeranno nel pomeriggio presso una chiesa di Casoria. Loro, vestiti di nero, hanno voluto manifestare il loro lutto, esprimendo tutto il loro affetto attraverso parole scritte a mano. I testi sono, nella maggior parte, una dedica diretta a Santo, un modo per far sentire la sua presenza e il suo significato nelle vite di chi lo ha conosciuto.

Il disegno più evocativo tra i messaggi è quello che mostra un angelo con una maglietta gialla recante il numero uno, simile a quella del portiere, che rappresenta perfettamente la passione di Santo per il calcio. Non era solo un giovane sportivo, ma un compagno, un amico, un ragazzo con sogni e aspirazioni. L’immagine di lui mentre ‘blocca’ il pallone riporta alla mente ricordi felici e momenti condivisi dal gruppo. Le lettere raccontano di momenti di gioia e di una gioventù piena di vita, che oggi lascia spazio ad un senso profondamente avvolgente di tristezza.

Un’ombra di conflitto e dolore

In un contesto così carico di emozioni, è ripercorrersi la madre dell’assassino, il diciassettenne reo confesso, ha scritto e inviato una lettera alla famiglia di Santo. Con parole velate di pentimento, ha cercato di chiedere scusa per un’azione che, evidentemente, ha ritenuto ingiusta e inaccettabile. Ma, nonostante questo gesto, il dolore rimane incatenato in un contesto di conflitto e incomprensione, dove uno striscione affisso sulla facciata della scuola recita “Santo come Abele, ucciso per mano di Caino“. Tale messaggio complesso e carico di significato evidenzia la drammaticità della situazione e come l’ingiustizia possa segnare le vite di molti.

Santo Romano
Santo Romano ucciso da un coetaneo- Fonte: Instagram @schoolmagazine.mi- retididedalus.it

Ogni giorno, ci sono segnali di come la violenza possa oscurare la bellezza dell’amicizia e del sostegno reciproco, eppure gli amici di Santo hanno scelto di onorare il suo ricordo con un gesto collettivo ricco di amore. Queste contraddizioni e dolori si intrecciano, dimostrando quanto sia difficile accettare una perdita così devastante e come la società debba affrontare il tema della violenza tra i giovani. Gli studenti, con la loro azione, non solo vogliono ricordare Santo, ma anche mandare un messaggio di speranza e di unità, affinché situazioni simili non si ripetano più.

Il significato di un uomo giovane

Santo Romano non era solo un ragazzo; era un simbolo di amicizia e del sogno di una vita migliore. Le sue passioni, gli amici e la sua vivace personalità rimarranno impresse nella memoria di chi lo ha conosciuto. Questa vicenda, purtroppo tragica, emerge in un contesto di dolore ma anche di riflessione profonda su cosa significhi essere giovani oggi. La decisione dei suoi compagni di esprimere il loro affetto attraverso lettere scritte a mano rappresenta un modo potente per ricordare la sua luce. La semplice esistenza di Santo, il suo amore per lo sport e la sua capacità di far ridere gli amici sarà qualcosa da non dimenticare.

I ragazzi del ‘Archimede‘, forti e uniti, stanno dimostrando che l’amicizia può sorreggere anche nei momenti più difficili. Le lettere e i disegni non sono solo un tributo; sono un appello alla pace, alla comprensione e alla necessità di costruire un futuro più luminoso. Santo rappresenta uno di tanti ragazzi che ogni giorno affrontano sfide tremende, e il suo ricordo vivrà sempre nei cuori di chi gli voleva bene. Il ricordo di Santo non dovrà essere solo un’ombra, ma il risveglio di una coscienza collettiva che rifiuta la violenza e cerca di costruire un domani migliore per tutti.

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