C’è una chiesa su un’altissima pietra: questo paesaggio mistico è da vedere una volta nella vita

Lo chiamano il Pilastro della Vita ed è un luogo mistico che si trova poco distante da Tibilisi. Un luogo di culto certo, ma anche inaccessibile.

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Il pilastro di Katskhi visto in lontananza (RetidiDedalus.it)

Esiste una chiesa che è considerata la più sacra ed isolata del mondo. E in effetti a guardare le immagini che provengono da quel luogo ci si rende facilmente conto del perché; la chiesetta in questione, infatti, si trova arroccata su un pilatro di roccia alto 40 metri e completamente isolato.

Siamo a 200 chilometri a est di Tibilisi, la capitale Georgiana, qui si estende una vasta valle verde che sembra lo scenario perfetto per un film in stile Avatar. Al centro di questa valle si erge il Pilastro di Katskhi, soprannominato dagli abitanti della provincia come il Pilastro della Vita. Si tratta di un monolite roccioso sulla cui cima è stata costruita una chiesa.

Si tratta di un monastero ortodosso la cui storia è ancora avvolta nel mistero, anche perché i ricercatori lo hanno scoperto relativamente di recente, nel 1944 e cominciato a studiare solo nel 1999, proprio a causa della difficoltà nel raggiungerlo.

La scalata quotidiana dei monaci per avvicinarsi a Dio

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Il Santuario di Katskhi con la il monastero sottostante (RetidiDedalus.it)

In lontananza la chiesta sul pilastro può sembrare piccolina, ma in realtà parliamo di un edificio di 150 m² che comprende una chiesa, una cripta, celle di eremitaggio e persino una cantina. Nel 1946, quindi a due anni dalla scoperta della sua esistenza, gli storici hanno datato al V secolo le rovine più antiche del sito religioso -di cui però è rimasta a testimonianza solo una croce- la costruzione della chiesa risale invece all’XI secolo ovvero all’inizio del Medioevo.

Dai rilievi effettuati, gli storici hanno potuto dedurre che i monaci vivevano nella chiesa arroccata in condizioni di totale ascetismo e in condizioni di vita estremamente rudimentali. Il complesso, infine, era dedicato alla venerazione di Saint-Maxime. Il complesso che si vede oggi e che comprende una nuova struttura ai piedi della roccia, è di recentissima costruzione; secondo il Time of India, qui nel 1993 si è trasferito il monaco Maxime Qavtaradze, scappato dalla prigione per reati legati alla droga, che ha fatto poi costruire nel tempo il nuovo monastero.

I lavori per rendere accessibile il sito

Da anni questa chiesa desta la curiosità di appassionati e non. Del resto la sua storia è completamente avvolta nel mistero, tant’è che non è ancora stato possibile definire come sia stata costruita -nel 2021 se n’è occupato anche il New York Post.

Quello che si sa effettivamente è che ad oggi, la sommità del pilastro è raggiunta solo ed esclusivamente dei monaci che vivono nel monastero sottostante. Una scalata quotidiana di 20 minuti, in condizioni estreme perché estrema è la scala che conduce alla chiesa, ma che praticano sempre perché si dice che il pellegrino che raggiunge la vetta per pregare “si avvicini di più a Dio”. Tuttavia nel 2009 lo stato della Georgia ha avviato dei lavori di ristrutturazione che hanno l’obiettivo di rendere il sito accessibile al pubblico e ai pellegrini.

Non si sa fino a quando effettivamente si protrarranno i lavori, ad oggi i curiosi e avventurieri possono raggiungere il primo livello del pilastro, dov’è possibile meditare in uno spazio scavato nella roccia.

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