Il bestseller da non perdere, di cosa parla “La bambina che non c’era”

Di cosa parla e il nuovo bestseller internazionale “La bambina che non cera”: un inno alla libertà per tutte le donne. 

Fotografia della bambina sul bestseller di Siba Shakib
“La bambina che non c’era”(retididedalus.it)

La bambina dagli occhi verdi in foto che l’autrice del bestseller internazionale sceglie di mostrare ai suoi lettori in copertina non può non ricordare la bimba afghana che immortalò il fotografo statunitense Steve Mc Curry nel 1984. Stavolta, però, a raccontare la storia di un’infanzia vissuta in Afghanistan è la scrittrice Siba Shakib, con il suo nuovo romanzo. Il bestseller “La bambina che non c’era” è già stato tradotto il 27 lingue e pubblicato in 100 paesi.

“La bambina che non c’era”, di cosa parla il bestseller di Siba Shakib

Copertina del romanzo bestseller sulla bambina afghana
Il nuovo libro di Siba Shakib (retididedalus.it)

La scrittrice nativa di Teheran, Siba Shakib (1966), è anche regista e attivista per la difesa dei diritti umani. Non a caso, dunque, la storia della giovanissima protagonista del suo nuovo romanzo – Samira (Samir) – si intreccia appassionatamente con il forte impegno con il diritto internazionale della sua autrice.

Diversamente da quanto accade nelle storie fantasy che trasportano il lettore in “un mondo incantato”, per lo più agganciato alla realtà da metafore fantastiche, la ricerca della libertà che spingerà la protagonista del nuovo romanzo di Shakib è ambientata in una quotidianità tangibile in Afghanistan, dove le bambine del posto della stessa età di Samira (Samir) devono inevitabilmente confrontarsi con latavico fenomeno del “bacha posh“.

Con “bacha posh” si indica la costrizione a cui sono sottoposte tutte le bambine che – in Afganistan – desiderano rivendicare, anche se parzialmente, la propria libertà camuffandosi, per questo, da bambini maschi per scampare agli altri obblighi che dovrebbero assolvere perché semplicemente venute al mondo nella comunità in cui sono nate. Una comunità in cui le madri pregano, sin dall’inizio della gravidanza, affinché i loro figli nascano maschi.

Siba Shakib e altre opere a confronto

Mentre il bestseller di Siba Shakib sembra essere sempre più prossimo a rientrare nella lista dei libri più venduti al mondo, in copertina al romanzo si legge una considerazione che rimanda al lettore la possibilità di riflettere su quale possano essere le connessioni tra quest’opera e altre opere della letteratura contemporanea.

Il primo confronto è dunque quello con l’opera esplicitata in sovrimpressione, in alto, alla copertina del romanzo edito da “Libreria Pienogiorno”. Ovvero: “Se avete amato Il Cacciatore Di Aquiloni vi entusiasmerete a questa storia”. Il romanzo di Khaled Hosseini “Il cacciatore di aquiloni” (2003) ha anch’esso percorso, attraverso la scrittura, la storia di un bambino afghano, poi trasposta sul grande schermo 4 anni più tardi.

Un ultimo possibile collegamento con l’opera di Shakib potrebbe essere quello con l’ancor più recente romanzo “Le bambine non esistono“, pubblicato da Ukmina Manoori nel 2022 e intento a raccontare la storia di Ukmina, una bambina cresciuta tra tradizioni secolari e desiderio di indipendenza tra le montagne ai confini con il Pakistan.

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