Le caratteristiche del futurismo e i poeti che le hanno rappresentate meglio

La letteratura del periodo futurista è provocatoria, libera e anticonformista, la poesia celebra la scienza e il futuro verso cui è proiettato l’uomo. Ecco alcuni dei poeti futuristi più celebri
Il futurismo è un movimento artistico e culturale nato in Italia agli inizi del Novecento, principalmente come risposta alle forme tradizionali di espressione artistica. Il pensiero futurista intenzionato a sovvertire completamente la vecchia concezione di cultura, perché ormai troppo lenta per la civiltà moderna, ha coinvolto ogni forma d’arte e di cultura, come la letteratura, il teatro, l’architettura e la poesia.
Filippo Tommaso Marinetti
Filippo Tommaso Marinetti – Retididedalus.it
La sua nascita ufficiale coincide con il 20 febbraio 1909, data in cui sul giornale parigino Figaro appare il primo Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti, che elenca i principi del movimento.

Le caratteristiche principali del futurismo

Alcune delle caratteristiche principali del futurismo sono:
  • la rottura con la tradizione e con il passato per poter cambiare la società, il Futurismo era fermamente contrario al culto del passato e alla tradizione, considerati ostacoli al progresso e alla libertà dell’individuo,
  • attenzione al dinamismo, velocità e progresso industriale,
  • orientamento antiborghese,
  • atteggiamento ribelle, i futuristi erano spesso a favore della violenza e della guerra, considerata come un modo per pulire il mondo e unico strumento possibile per distruggere il vecchio mondo,
  • esaltazione della modernità e della tecnologia, i futuristi ammiravano le innovazioni, erano affascinati dalla velocità dei treni e delle macchine industriali,
  • sperimentazione con nuove forme e tecniche artistiche.

I poeti che hanno rappresentate meglio le caratteristiche del futurismo

Alcune caratteristiche della letteratura del periodo futurista sono: l‘abolizione del ritmo e della metrica, della punteggiatura, l’utilizzo di onomatopee, suoni e rumori, l’utilizzo del verbo all’infinito, l’abolizione dell’aggettivo e dell’avverbio. La letteratura del periodo futurista è provocatoria, libera e anticonformista. La poesia celebra la scienza e il futuro verso cui è proiettato l’uomo. Ecco alcuni dei poeti futuristi più celebri e che meglio hanno rappresentato queste caratteristiche:

  • Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento futurista in cui ha definito i principi del movimento. Tra i suoi lavori più noti ci sono “Zang Tumb Tumb” e “La Battaglia di Adrianopoli”. Nelle sue poesia esalta la modernità, la tecnologia e la velocità, e celebra la violenza. L’artista è nato ad Alessandria d’Egitto il 22 dicembre 1876 e morì a Bellagio, sul Lago di Como, il 2 dicembre 1944. A Milano fonda la rivista internazionale “Poesia”, pubblicata fino al 1909. Nello stesso anno pubblicò il celebre “Manifesto del Futurismo” sul quotidiano francese Le Figaro, che segnò l’inizio del movimento futurista. Il manifesto esprimeva un forte disprezzo per il passato e una celebrazione della modernità, della velocità, della tecnologia e della violenza. Filippo Tommaso Marinetti era noto per il suo carattere provocatorio e per le sue dichiarazioni a volte troppo dure.
  • Aldo Palazzeschi autore del testo di narrativa ‘Il codice di Perelà’ e della poesia ‘Lasciatemi divertire’.
  • Carlo Carrà nonostante fosse più celebre come pittore, ha contribuito anche alla letteratura futurista. Scrisse diversi saggi e trattati sulla teoria dell’arte, in cui descrisse i valori del movimento futurista.
  • Ardengo Soffici, è stato un poeta, scrittore e pittore vicino al Futurismo. Le sue opere riflettevano spesso il desiderio di distruzione del passato.
  • Salvatore Quasimodo pubblicò la sua poesia Sere d’estate sulla rivista ‘Italia Futurista’.
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