E PUR MI SENTO NEL CERVELLO ANCH'IO

E pur mi sento nel cervello anch'io
Qualche cosa che vive e che lavora,
E pur quest'aura che il mio volto sfiora
L'alito par dell'agitante Iddio!

Talor, cedendo a' sogni miei, m'avvio
Per floridi sentier che il mondo ignora;
Salgono i canti alle mie labbra allora
E spero e credo nell'ingegno mio.

Ma quando il dubbio mi risveglia, quando
Via per la nebbia del mattin tranquille
Sfuman le larve che seguii sognando

Colle man mi fo velo alle pupille
E mi guardo nel core e mi dòmando:
Sono un poeta o sono un imbecille?

(da Postuma, 1877)


A CERTI GIORNALISTI PUDICISSIMI

Pornografia? Sta bene:
ma siete voi sicuri
che il fine ognun misuri
dalle apparenze oscene?

E appunto a voi conviene
D'esser sprezzanti e duri
quando lo sanno i muri
che fondo vi mantiene?

Tartufi rugiadosi,
quanto prendete al mese
per essere virtuosi?

O di candor modello,
chi vi rifà le spese
del gioco e del bordello?

(da Adjecta, 1903)


Stecchetti
(Olindo Guerrini)



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