LA CONCHIGLIA

 

 

Forse non ti sono necessario,

notte; dalla voragine totale

simile a una conchiglia senza perle

sono stato gettato alla tua riva.

 

Di schiuma gonfi impassibile le onde,

canti scontrosa;

e pure l’amerai, l’apprezzerai,

la bugia dell’inutile conchiglia.

 

Le giacerai accanto sulla sabbia,

la indosserai come la tua pianeta,

tenacemente unite intreccerete

l’immensa campana delle increspature,

 

le pareti della fragile conchiglia

come il guscio di un cuore inabitato

riempirai dei sussurri della schiuma,

di pioggia, nebbia, vento...

 

 

                        Osip  Mandel’štam  (1911)

 

                            trad. di R. Faccani

 

 

 

 

 




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