Nel breve numero di dodici mesi
l'anno passa, e brevi sono gli anni.
Pochi la vita dura.
Che son dodici o sessanta nella foresta
dei numeri, e quanto poco manca
al termine del futuro!
Due terzi ormai, sì rapido, del corso
che mi è imposto correre declinando, trascorro.
M'affretto, e subito finisco.
Abbandonato in declivio cedo, e riluttante affretto
il moribondo passo.

Non so di chi ricordo il mio passato
che altro fui quando fui, né mi conosco
come se colla mia anima sentissi
quell'anima che nel sentire ricordo.
Da un giorno all'altro ci lasciamo.
Nulla di vero a noi ci unisce -
siamo chi siamo, e chi siamo stati fu
cosa vista di dentro.
Quel che sentiamo, non quel che è sentito,
è quel che abbiamo. Quindi, l'inverno triste
accogliamolo come destino.
Ci sia inverno sulla terra, non nella mente.
E, amore ad amore, o libro a libro, amiamo
il nostro teschio breve.

Sì, so bene
che mai sarò qualcuno.
So d'avanzo
che mai avrò un'opera.
So, infine,
che mai saprò di me.
Sì, ma adesso,
finché dura quest'ora,
questa luna, questi rami,
questa pace in cui stiamo,
lascino che mi creda
quel che mai potrò essere.

Ricardo Reis (Fernando Pessoa)
- trad. Luigi Panarese -


No breve número de doze meses
O ano passa, e breves são os anos,
Poucos a vida dura.
Que são doze ou sessenta na floresta
Dos números, e quanto pouco falta
Para o fim do futuro!
Dois terços já tão rápido, do curso
Que me é imposto correr descendo, passo.
Apresso, e breve acabo,
Dado em declive deixo, e invito apresso
O moribundo passo.

Não sei de quem recordo meu passado
Que outrem fui quando o fui, nem me conheço
Como sentindo com minha alma aquela
Alma que a sentir lembro.
De dia a outro nos desamparamos.
Nada de verdadeiro a nós nos une -
Somos quem somos, e quem fomos foi
Coisa vista por dentro.
O que sentimos, não o que é sentido,
É o que temos. Claro, o inverno triste
Como à sorte o acolhamos.
Haja inverno na terra, não na mente.
E, amor a amor, ou livro a livro, amemos
Nossa caveira breve.

Sim, sei bem
Que nunca serei alguém.
Sei de sobra
Que nunca terei uma obra.
Sei, enfim,
Que nunca saberei de mim.
Sim, mas agora,
Enquanto dura esta hora,
Este luar, estes ramos,
Esta paz em que estamos,
Deixem-me crer
O que nunca poderei ser.



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