DINAMICA ACCANITA
A mente formuliamo una dinamica
accanita: il carro con le cinque ruote
oblique nel senso periodico
dei punti cardinali sulle dita della
mano usuale.
E se tu vedi adagio salire per la china storta
questa grande ruota morta, bene, séguila
pari pari, e
giunto in alto sui ripiani panoramici
e tu ruba dalle matte arene del
silenzio geloso
nell’ora che la porta litargica,
gl’illimiti
itinerari e spazi vulnerabili recuperando,
sbatte
sullo stipite e nel cardine di sale
cigola accanitamente, quel che alla terra
torna
misurato compenso e quota infera
ideale: ruba
corna gentili di sangue congolese, e la
luna
inviperita sulle cateratte.
Emilio Villa [1914-2003]
(da E ma dopo, 1950)
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