SERATA
D’AUTORE
O Musa,
essere un pugile o non essere affatto.
Ci hai
lesinato un pubblico in tumulto.
Ci sono
dodici persone ad ascoltare,
è tempo
ormai di cominciare.
Metà è
venuta perché piove,
gli altri
sono parenti. O Musa.
Le donne
sverrebbero liete in questa serata,
non qui
però, ma solo a un match di pugilato.
Le scene
dantesche sono soltanto lì.
E le ascese
in cielo. O Musa.
Non essere
un pugile, essere un poeta,
avere una
condanna ai valéry forzati,
in mancanza
di muscoli mostrare al mondo
poesiole da
leggersi a scuola – tutt’al più –
o Musa. O
Pegaso,
angelo
equino.
In prima
fila un vecchietto dolcemente sogna
che la
moglie buonanima, risorta,
gli sta per
cuocere la crostata di prugne.
Con calore,
ma non troppo, ché il dolce non bruci,
cominciamo a
leggere. O Musa.
Wisława Szymborska
(1923-2012)
(da Vista con granello di sabbia, Adelphi,
1998,
trad.
Pietro Marchesani)
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