*

 

                                                        alla memoria di Lucio Piccolo

 

La landa silenziosa dove il rantolo

lungo del mare e il vento a primavera

tessono un dolce gregoriano, rompe

tra i giardini d’aranci a notte un lugubre

latrar di cani, cuori alla catena,

voci delle dimore abbandonate

che invocano un padrone, che l’agguato

rendono vivo nella fonda tenebra.

Corde spezzate, lémuri, coscienza

vigile della notte, i cani, in orde

fameliche vagavano nel tempo,

signori e subalterni d’una legge

che fu soltanto loro quando il mondo

conobbe incontrastato sotto il sole

l’impero della rosa.

 

Latra anche tu contro la vita breve,

contro quel vento che cancella i versi

incisi, crocefissi nella neve.

 

 

                                    Maria Luisa Spaziani (1922-2014)      




Il contatore dei visitatori Shiny Stat è attivo da dicembre 2006