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alla memoria di Lucio Piccolo
La landa silenziosa dove il rantolo
lungo del mare e il vento a primavera
tessono un dolce gregoriano, rompe
tra i giardini d’aranci a notte un lugubre
latrar di cani, cuori alla catena,
voci delle dimore abbandonate
che invocano un padrone, che l’agguato
rendono vivo nella fonda tenebra.
Corde spezzate, lémuri, coscienza
vigile della notte, i cani, in orde
fameliche vagavano nel tempo,
signori e subalterni d’una legge
che fu soltanto loro quando il mondo
conobbe incontrastato sotto il sole
l’impero della rosa.
Latra anche tu contro la vita breve,
contro quel vento che cancella i versi
incisi, crocefissi nella neve.
Maria Luisa Spaziani (1922-2014)
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