XIX

 

Manoscritti alla fine della vita.

compilati su un’isola nel mare di ghiaccio,

con una penna d’oca che raschia e inchiostro bilioso,

elenchi di duecentoundici

differenti piante,

storie di corvi bianchi,

di bizzari cormorani e vacche marine

custodite nella polvere

di un inventario infinito,

il suo capolavoro zoologico,

De bestiis marinis,

itinerario venatorio,

filo d’Arianna nel computo delle pellicce,

no, non in alto abbastanza

era il Nord.

 

 

                                              W. G. Sebald

 

                             (da Secondo natura, Adelphi, 2009,

                                           trad. Ada Vigliani)

 




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