PICCOLE MISERIE
Primi
rancori, puerili pianti,
capitomboli
miei sul pavimento,
rabbuffi
delle serve intolleranti,
e
fiabe delle mie notti sgomento;
giocattoli
calpesti, e vetri infranti,
alfabeto
del mio labro tormento,
schiaffi
delle maestre, e pensi erranti
sui
scartafacci, ancora io vi rammento.
Fiuto
ancor della cattedra l’odore.
risento
il gelo delle vaste scuole,
e
riveggo il bidello e il professore...
Oh
memoria crudel, spina del cuore!
E
dove sono il volto e le parole
dei
primi amici, e del mio primo amore ?
Emilio Praga
(da Tavolozza,1862)
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