RAGIONAMENTO

 

 

Mi penso, mi guardo,

considero le mie miserie.

Temo di non esser mai nato,

io, né gli altri uomini:

fummo fabbricati in serie

da un alchimista bugiardo.

Se io non son messaggero

d’eterno, in questo labil viaggio,

se da te, o Dio, non ebbi quest’anima

da sollevar nel mistero

e mirare la gloria del tuo raggio,

allora io non son che la maschera

di una stolida boria,

e il mondo è un crollato simbolo,

la vita un mentito dono

d’amore, la morte è irrisoria:

allora io non sono

che un fantoccio beffato,

in una solitudine

incomunicabile.

 

 

                         Francesco Pastonchi

 

                    (I versetti, Mondadori, 1931)

 

 

 

 

 




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