Fevrār
Sensa
fučjs a era laria,
sgivíns,
ledris, morārs...
Si
jodčvin lontāns
i borcs
sot i mons clars.
Strac
di zujā ta lerba,
in tai
dis di Fevrār,
i mi
sintavi cā, bagnāt
dal zčil
da laria verda.
I
soj tornāt di estāt.
E,
in mičs da la ciampagna,
se
misteri di fučjs!
e āins cha son passās!
Adčs, eco Fevrār,
sgivíns, ledris, morārs...
Mi
sinti cā ta lerba,
i āins son passās par nuja.
Febbraio. Senza foglie era
laria, / canali, pianelli, gelsi. / Si vedevano lontani / i borghi sotto i
chiari monti. // Stanco di giocare, sullerba, / nei giorni di Febbraio, / mi
sedevo qui, bagnato / dal gelo dellaria verde. // Sono tornato di estate. / E
in mezzo alla campagna, / che mistero di foglie! / e quanti anni sono passati!
// Adesso, ecco Febbraio, / canali, pianelli, gelsi... / Mi siedo qui
sullerba, / gli anni sono passati per nulla.
Pier Paolo Pasolini
(da Poesie a Casarsa, 1942)
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