Nella macchia

 

 

Errai nell’oblío della valle

tra ciuffi di stipe fiorite,

tra quercie rigonfie di galle;

 

errai nella macchia piú sola,

per dove tra foglie marcite

spuntava l’azzurra vïola;

 

errai per i botri solinghi:

la cincia vedeva dai pini:

sbuffava i suoi piccoli ringhi

                        argentini.

 

Io siedo invisibile e solo

tra monti e foreste: la sera

non freme d’un grido, d’un volo.

 

Io siedo invisibile e fosco;

ma un cantico di capinera

si leva dal tacito bosco.

 

E il cantico all’ombre segrete

per dove invisibile io siedo,

con voce di flauto ripete,

                       Io ti vedo!

 

 

                       Giovanni Pascoli

 

                     (da Myricae, 1903)

 

 




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