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cacare
né mollo né duro è tutto
caco
con le mani giunte
se
sapessimo
quanto
bene
c’è
in
atti che comunemente
mangio
al sole
leggo
al sole
il sole è il mio
predico
al sole
ultimo marito
mi
piace sentirmi bruciare dal sole
adoro il sole
se
penso che l’adriatico sta morendo
e
chissà
com’è la soia che sto mangiando
come
posso essere così felice e innamorata?
chi
è
felice
mangio con appetito selvaggio
è
pazzo
bevo
con
soddisfazione
il mio amore
acqua
di
senza appartenenza
fogna
plurirepertorio
abito
in una
discarica
pubblica
senza
esagerazione
da
20 giorni
non
passano gli spazzini
la
strada fete
la
casa fete
tutto
fete
la
scala fete
la
stanza fete
non
voglio essere
né
semplice né complicato
né
triste né divertente
né
saggio né cretino
sono
alla
fine del pianeta
Nino
Gennaro
(da
una calia al completo,
“Alla fine del pianeta”,
Edizioni
PERAP – Palermo, 1992)
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