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poi si chiude la porta della chiesa
barocca
poi si sveglia il cavallo sotto i
portici della piazza
poi si accende la lanterna come un’orbita
chissŕ dove
poi si sgretola il sasso sulla svolta
della provinciale
poi si sfascia la macchina sul ciglio
della federale
poi si addormenta il bambino sul
balcone estatico
poi si abbracciano gli amanti davanti
allo specchio
poi s’intorbida l’acqua per la forza
di uno sguardo
poi si dice addio poi si muore si
aprono i testamenti
poi si rimane nelle foglie nelle
pietre nei nomi
Ruggero Jacobbi
(da “E dove e quando e come – 1980”
in Quaderno brasiliano [e poesie scelte]
a cura di L. Succhiarelli,
Fermenti 2010)
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