VALZER FUNEBRE PER
ERMENGARDA
Eccomi qui davanti al tuo sepolcro,
Ermengarda,
per piangere la tua carne povera e
pura, che nessuno di noi vide disfarsi.
Altri verranno lucidi e azzimati,
senza dubbio io vengo ubriaco,
Ermengarda, io vengo ubriaco.
E se domani troveranno la croce
della tua tomba caduta al suolo
non fu la notte, Ermengarda, né fu
il vento.
Fui io.
Volli proteggere la mia ubriachezza
con la tua croce
e rotolai sul suolo in cui riposi
coperta di margherite, ancora
triste.
Eccomi qui davanti alla tua tomba,
Ermengarda,
per piangere il nostro amore di
sempre.
Non è la notte, Ermengarda, né il
vento.
Sono io.
Lêdo Ivo
(trad. Carlo Bordini)
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