LE NOSTRE CANZONI
Le nostre canzoni
sono chiamate a volare nelle strade ai sobborghi.
Le nostre canzoni
sono chiamate a sostare davanti alle case,
a infrangere finestre,
appigliarsi alle maniglie,
abbrancarle
fino a
far male,
finché le porte
non dischiudano le braccia conserte…
Noi non intendiamo
il canto del solista.
A ogni veglia di lutto,
a ogni giorno di festa
le nostre canzoni,
schiantata a terra una bombola di gas,
salite
sul podio,
devono scandire il tempo, le mani enormi.
Le nostre canzoni,
pari al
vento che soffia alle pinete,
ci
chiamano a cantare come un sol uomo!!
Le nostre canzoni
sempre avanti, davanti al nemico.
Le nostre canzoni, all’avanguardia,
grondano sangue in volto…
Le nostre canzoni
sono chiamate a volare nelle strade ai sobborghi!
Le nostre canzoni
non stanno rintanate, dietro tende tirate,
la porta
sprangata,
nella casetta dei cuori soli e
abbandonati.
Le nostre canzoni
sono arie che spirano nel vento…
(1932)
Nâzim Hikmet
(trad. Francesco Boraldo)
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