MACERIE

 

 

Il poeta Osip Mandel’štam fu visto l’ultima volta

in un campo di smistamento prigionieri

presso Vladivostok nel dicembre del trentotto

mentre cercava resti commestibili in un

cumulo di immondizie. Morí prima  ancora che finisse l’anno

 

I suoi assassini a quei tempi amavano parlare

del «cumulo di macerie della storia

sopra il quale

sarà gettato il nemico»

 

E dunque questo era il nemico: il poeta in fin di vita

e questo il cumulo di macerie (come già disse Lenin:

«La verità è concreta») Se l’umanità avrà fortuna

gli archeologi delle macerie della storia porteranno alla luce

ancora qualcosa della nostalgia di una cultura universale

Se l’umanità avrà fortuna saranno uomini

gli archeologi sulle macerie della storia

 

 

                                                             Erich Fried

 

                                                  (da “Nuovi poeti tedeschi”

                                                    a cura di Anna Chiarloni,

                                                          Einaudi, 1994)

 

 

SCHUTTHAUFEN

 

 

Der Dichter Ossip Mandelstam wurde zuletzt gesehen

in einem Durchgangslager für die Gefangenen

bei Wladiwostok im Dezember Achtunddreißie

wie er nach Resten von Eßbarem suchte in einem

Abfallhaufen. Er starb noch vor Jahresende

 

Seine Mörder sprachen zu jener Zeit nicht unsern

vom »Schutthaufen der Geschichte

auf den der Feind

geworfen wird«

 

So also sah der Feind aus: der todkranke Dichter

und so sah der Schutthaufen aus (wie schon Lenin gesagt hat:

»Die Wahrheit ist konkret«) Wenn die Menschheit Glück hat

werden die Archäologen des Schutthaufens der Geschichte

noch etwas vom Heimweh nach Weltkultur ausgraben

Wenn die Menschheit Glück hat werden die Arihäologen

auf dem Schutthaufen der Geschichte Menschen sein

 

 




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