Tutti a bordo

 

                                                  Quarta Voce  alterata

 

 

Suona a balzi a zompi un corno

Nemesi o busse di chi ha premura?

«Tutti a bordo» si urla intorno

Partiamo infatti ci si snatura

Clacson solo è un pretesto

Fuori più mi slancio se qui fermo anzi resto

 

L’arma addetta al ceto è guasta

Altra è mira e non vuole occhio fosco

Bersaglio incombe sovrasta

Dentro è a tu per tu – lo riconosco

Non film e schermo apposta

Che ti scalmana e la realtà mai non scrosta

 

Fuliggine ondeggia enfatica

Rulla allegra il male in bene altrui

M’insinua effigi mi pratica

Rivendica a nuovo ciò che fui

Sembro astante passivo

Sfoggio il pianto e l’immondo e all’inverso li vivo

 

Scioglilingua ormai il possesso

Fissa dimora un istante accetta

Qui resurretturi adesso

S’apre in realtà la cosa più gretta

Inaudita è giustizia

Mutila il polso il battito e altra mano inizia.

 

 

                                                Edoardo Cacciatore

 

                                       (da Ma chi è qui il responsabile?,

                                           Cooperativa Scrittori, 1974)

 

 




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