Il sogno

 

 

Quando gli orologi della mezzanotte elargiranno

un tempo generoso,

andrò più lontano dei rematori di Ulisse

nella regione del sogno, inaccessibile

alla memoria umana.

Da quella regione sommersa recupero residui

che ancora non comprendo;

erbe di botanica elementare,

animali un po’ diversi,

dialoghi coi morti,

volti che in realtà sono maschere,

parole di lingue molto antiche

e talora un orrore non comparabile

a quello che può darci il giorno.

Sarò tutti o nessuno. Sarò l’altro

che ignoro d’essere, colui che ha contemplato

quell’altro sogno, la mia veglia. La giudica,

rassegnato e sorridente.

 

                                          Jorge Luis Borges

 

                             (La rosa profonda, Adelphi, 2013)

 

 

 

El sueño

 

 

Cuando los relojes de la media noche prodiguen

un tiempo generoso,

iré más lejos que los bogavantes de Ulises

a la región del sueño, inaccesible

a la memoria humana.

De esa región inmersa rescato restos

que no acabo de comprender;

hierbas de sencilla botánica,

animales algo diversos,

diálogos con los muertos,

rostros que realmente son máscaras,

palabras de lenguajes muy antiguos

y a veces un horror incomparable

al que nos puede dar el día.

Seré todos o nadie. Seré el otro

que sin saberlo soy, el que ha mirado

ese otro sueño, mi vigilia. La jurga,

resignado y sonriente.             

 

 

 




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