LUOGO COMUNE
NOI REBELDÍA / 2015.0
“Guevara goguEr”


      
Nuova edizione del progetto di scrittura poetica collettiva e anonima dopo le due sperimentazioni “We Are Winning Wing” (2010) e “L’ora Zero” (2013), entrambe lanciate sulle Reti di Dedalus. La progettualità di quest’anno punta a una operatività multidisciplinare e intermediale con il coinvolgimento di una voce attoriale, un pittore, un musicista e un video artista.
      



      

 

                                                                                                   Questo nemico non ha smesso di vincere.

                                                                                                                   W. Benjamin

 

 

i vecchi delitti /  stragi a tempo / go…goguEr

impossibile morire / Guevara / non ora / adesso

tastiera suonata / viaggi / restiamo nel mare

tu e noi / viadotti / violini d’alghe / ore di rivolta

 

Tra giochi linguistici e politiche visioni

Qui sono in ballo le nuove narrazioni

Il biopotere vorace del futuro è una spia

Mosse e contromosse per rinventarsi l’utopia

 

corpo / cadavere / la riduzione al vero

materia pura / ribelle / ritmo zingaro

non tifo / vortice / altro che epico

fuori del senso / incodificabile ansito

 

ridotto su maglietta in taglia unica

competi a loghi nei futuri futili

– che? – (son loghi logori) d’imbelli

è che si smaglia nella rete l’aspra disputa

 

staccano le stelle / adagi / divorano  leghe

non lasciarmi la notte/ sono randagi / tratte

sono di migranti / distese di scafi / tradotte / soli

là-bas / argini in rotta/ laghi / rotte scalfite

 

Tu querida presencia, si alza el comandante

Guevara dichiara: l’unica rivoluzione è verità

La marcia degli oppressi ha una ragione lampante

Ma il kapitale nichilista è sempre senza pietà  

 

senza margini / sgolano il silenzio / aussi riot

un tuffo di scatti / canti all’incanto / delfini filanti

morire /amore/ una fuga impossibile / di bile sì

resi al mare /coro / ora / siamo grido di corallo

 

Un canto di guerriglia che invoca Er-Er-Ernesto

Però oggi agonizza lo spirito progressivo della storia

Avanza soltanto la nazi-finanza e la sua boria

Non si trova al mondo neppure un banchiere onesto

 

saputi esperti / calcoli forzati a tornare

nel crollo / preparano le carni all’ammasso

riducono a logo / logos logoro / mito mutilo

stàncati dell’icona / fatti sotto / perditi

 

Notti rosse e albe nere, nodi irrisolti, mete non chiarite

Società dello spettacolo di anime smarrite

Menti folli ossia saggi pensieri nel nome del Che

Ma una fede nel Comune al presente c’è o non c’è?

 

sparano ancora /go war / attaccano il vento

griot le voci… / cara / Ernesto / querido Guevara

the time is out of joint / le mani mozzate / goguEr

impossibile morire/  life game / l’istante è raro

 

scaglia / senza maglietta / urto duplice

l’ellisse della rivoluzione torna al punto cieco

toi qui guettais naguère la gueule du guépard

ué, sai che c’è? c’è che c’è un che del Che

 

password sia allora / quintuplo di stelle revenant / jetztzeit

sommerse erezioni ossa marino sciame delirio résonné    

urto pensieri chiffoniers di ossimori-Er-ebbrezza e naguère

Er Er jetzt cinque punte / passages goguEr /  el Che raisonné Guevaraaaraaaa…                      

 

di Noi Rebeldía/2015.0

 

 

26 aprile 2015

 

 

 

 

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Regole di partecipazione aNoi Rebeldía 2015.0

 

 

“Noi Rebeldía” è il nome del soggetto collettivo poetico che, identità molteplice e ibrida, ha registrato il suo atto di nascita sulla rete web retididedalus.it (la rivista elettronica del sindacato scrittori italiani). Qui tra il 2010 e il 2014, coinvolgendo differenti pluralità artistiche – diversamente orientate stilisticamente – “Noi Rebeldía” ha sperimentato la costruzione collettiva e anonima di testi poetici comuni e in rete; cioè ha messo in opera una progettualità poetica open source plurale e mescolata.

 

La sperimentazione e il coinvolgimento di poeti, in ogni modo diversi fra loro (“multiego in movimento”, M. Palladini), ha trovato terreno fertile nel fatto che ognuno – cedendo una parte della “sovranità dell’io” (F. Muzzioli) – ha condiviso un’azione poetica collettiva, pubblica, generale e comune. Una generalità d’esser-ci comune a una certa polis che trova la sua base di riferimento materiale e storica sia nella convinta esistenza di un comune e sociale general intellect po(i)etico (un insieme di assunzioni di natura logica e retorica, presupposti e strategie, metodologia e tecnologia; un insieme culturale, ideologico e sociale storicamente ereditato e sempre rinnovato con il cambiare dei rapporti materiali della storia e delle relative contraddizioni…), sia nel fatto che la poesia e il suo linguaggio conflittuale non debbono rimanere inerte attesa o lamento consolatorio rispetto all’intollerabile mondo della ristrutturazione del neoliberismo capitalistico e del suo marketing cognitivo-immateriale e materiale.

 

In un mondo che sussume l’intera vita delle persone e del con-essere globale sotto il regime delle privatizzazioni e del mercato capitalistico neoliberistico (materiale e immateriale), ristrutturante ingiustizie, ineguaglianze, illibertà, povertà vecchie e nuove, oppressioni, emarginazioni e fascismi di nuova generazione ecc., i linguaggi della poesia e dell’arte, infatti, non possono mettere entro parentesi l’ordine del conflitto e dell’antagonismo est-etico-politico critico.

 

Le singolarità artistiche che così si sono mosse come cum-partecipanti, ognuna però con il proprio linguaggio, si sono riconosciute come un “io noi”, ovvero come un’identità multipla e plurale ibrido/creola che si è presentata agendo con la voce di un gruppo della non-esclusione, il “Noi” dell’open source. Un’intelligenza e una volontà collettiva che, allegoricamente attraversate e motivate da un “disinteresse-interessato”, ha preso posizione come esigenza e istanza culturale-politica critica, orientate alla pratica conflittuale della poesia e dell’arte come “bene comune”. Del resto nessun impianto teorico e ideologico trova verità fuori la praxis. In questo caso una praxis multirelazionale che, per le diverse dimensioni, componenti, livelli e comportamenti, deve sapere dia-lettizzare nella salvaguardia della concreta aseità del linguaggio stesso dell’arte e della poesia.

 

Le due prove multitesto poetiche, già realizzate, sono We Are Winning Wing (Noi Rebeldía 2010) e L’ora Zero (Noi Rebeldía 2013). Successivamente le due opere collettive, comprese le indicazioni di poetica e le regole di partecipazione che ne accompagnavano la realizzazione, hanno avuto anche un’edizione cartacea (CFR, Piateda, 2012/2014). Il multitesto poetico L’ora Zero, per parte sua, ha coinvolto anche la partecipazione attiva di altri siti e blog italiani quali poesia2punto0.com, nadiacavalera.it, retroguardia2.com, levania.it, argoline.it (la sperimentazione prevedeva anche un possibile coinvolgimento di poeti non italiani, anche nella loro lingua madre).

 

La potenza d’uso conflittuale della poesia, della lirica e dell’arte, in genere, non può e non deve deprivarsi dell’impegno e di una presa di posizione critica propria; e non può rimanere prova e sperimentazione di un solo giorno di festa. Dell’impegno comune, il soggetto po(i)etico “Noi Rebeldía” così, dando continuità nei termini precedenti che ne hanno dato l’avvio, si ripropone ancora una volta avanzando un’altra iniziativa a partire da un testo poetico collettivo verbale, costruito ad hoc; questa volta, dove però la testualità verbale è offerta con l’intento di un intreccio organizzativo multimediale. Il testo verbale sarà mescolato e riconfigurato dal taglio ibridante con linguaggi non verbali.

 

Oggi (2015) l’esperienza e la sperimentazione di com-posizione collettiva-anonima multimediale (che il soggetto po(i)etico collettivo e anonimo “Noi Rebeldía” intende continuare quale impegno e sfida open source plurale) è quella che si vuole fattivamente coniugare con la voce di un attore, di un pittore, di un compositore musicale e di un video artista.

 

Il testo poetico collettivo che viene proposto come incipit (già definito) porta il titolo di “Guevara goguEr”. “Guevara goguEr” è un testo poetico collettivo che consta di tredici lasse, ognuna di quattro (4) versi; e tre poeti sono i suoi autori. Ugnuno, individuato e condiviso il nucleo tematico scelto, ha contribuito con quattro lasse individuali. Il montaggio ultimo, a sua volta, è stato il risultato di una regia condivisa e in progres.  La costruzione della tredicesima lassa invece (ferma rimanendo la regia condivisa) è il risultato di un’azione scritturale partecipata e attualizzata in itinere.

 

Praticando richiami interscambio. Il soggetto collettivo e anonimo “Noi Rebeldía” che, cronologicamente, lo firmerà prende la denominazione di Noi Rebeldía 2015.0.

 

Per l’intreccio e il montaggio multimediale, ferma rimanendo la libertà stilistica di ciascun aderente e partecipante, si indicano le seguenti condizioni di lavoro:

 

1         La voce attoriale darà corpo vocale al testo scritto;

2           il pittore (preferibilmente con la grafica) vi innesterà artisticamente la propria figurazione lavorando con sovrapposizioni, o altro, e lasciando connessioni ipertestuali con “punto/i caldo/i” (link) che richiamano il testo poetico intero e/o quartine);

3          il compositore musicale si relazionerà con il testo poetico (già ibridato della voce e della pittura) proponendo la sua versione sonora con altrettanti “punto/i caldo/i” (link) che possono richiamare le singole parti e/o il testo intero che si trova ad implementare;

4          il video-artista, a sua volta, si rapporterà con il testo così complessivamente lavorato mettendolo in-forma secondo il linguaggio che gli è proprio;

5          il singolo soggetto artistico interpellato e partecipante, che condividerà l’esperimento – fermo rimanendo l’incipit unico di “Guevara goguEr–, riceverà il testo in progress e in successione direttamente da una email di cui si darà conoscenza al momento dell’avvio del progetto. L’ordine di successione degli interventi co-operativi open source sarà: a) voce attoriale, b) pittore, c) musicista, d) video artista;

6          i soggetti artistici partecipanti dovranno condividere l’identità “Noi Rebeldía” senza nessuna pretesa di proprietà autoriale per rivendicare il proprio apporto individuale (i singoli nomi e cognomi, ad operazione ultimata, troveranno poi menzione pubblica con una semplice nota che specifica i nomi, ma senza i particolari bio-curriculari che ognuno può vantare);

7          accetteranno invece come proprio l’intero lavoro così composito e ultimato (il lavoro così fatto, in quanto montaggio di linguaggi differenti e dialetticamente inter-agenti, ha infatti una complessità collettiva unica e inscindibile. Nessuno è proprietario: il testo vuole essere solamente un “bene comune”);

8          come le prime due sperimentazioni collettive e anonime – We Are Winning Wing (“Noi Rebeldía 2010”, retididedalus.it) e L’ora Zero (retididedalus.it/2013) –, anche il testo multimedialeGuevara goguErsarà messo in rete da retididedalus.it;

9          egualmente sarà proposto, come per i precedenti, ad altri siti e blog di poesia (italiani e non italiani) per continuarne l’azione open source plurale e collettiva anonima;

10       gli eventuali aderenti e continuatori, che possono prendere spunto sia da una singola quartina, sia da un singolo verso di “Guevara goguEr, o scegliere altro motivo, dovranno però rispettare le seguenti condizioni: a) rispettare l’orientamento procedurale di cui al testo collettivo “Guevara goguEr; b) essere tre autori; c) firmarsi sempre come “Noi Rebeldía 2015.0.1, 2015.0.2, 2015.0.3…”, in quanto successori e rete  con “Noi Rebeldía 2015.0”; d) specificare, quindi, gli indirizzi dei siti o dei blog – che ospitano il nuovo testo collettivo – come (esempio): … retroguardia2.com Noi Rebeldía 2016.0.1, 2016.0.2, e così via; può solo cambiare l’indirizzo elettronico e/o l’anno. Ma il nome del soggetto collettivo “Noi Rebeldía” dovrà rimanere come memoria ed esempio di possibilità concreta di identità del “noi” e lavoro collettivo.

 

 

 




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