Questo nemico non ha
smesso di vincere.
W. Benjamin
i
vecchi delitti / stragi a tempo /
go…goguEr
impossibile
morire / Guevara / non ora / adesso
tastiera
suonata / viaggi / restiamo nel mare
tu e
noi / viadotti / violini d’alghe / ore di rivolta
Tra giochi linguistici e politiche visioni
Qui sono in ballo le nuove narrazioni
Il biopotere vorace del futuro è una spia
Mosse e contromosse per rinventarsi l’utopia
corpo / cadavere / la riduzione al vero
materia pura / ribelle / ritmo zingaro
non tifo / vortice / altro che epico
fuori del senso / incodificabile ansito
ridotto su maglietta in taglia unica
competi a loghi nei futuri futili
– che? – (son loghi logori) d’imbelli
è che si smaglia nella rete l’aspra disputa
staccano
le stelle / adagi / divorano leghe
non
lasciarmi la notte/ sono randagi / tratte
sono
di migranti / distese di scafi / tradotte / soli
là-bas
/ argini in rotta/ laghi / rotte scalfite
Tu querida presencia, si alza el comandante
Guevara dichiara: l’unica rivoluzione è verità
La marcia degli oppressi ha una ragione lampante
Ma il kapitale nichilista è sempre senza pietà
senza
margini / sgolano il silenzio / aussi riot
un
tuffo di scatti / canti all’incanto / delfini filanti
morire
/amore/ una fuga impossibile / di bile sì
resi
al mare /coro / ora / siamo grido di corallo
Un canto di guerriglia che invoca Er-Er-Ernesto
Però oggi agonizza lo spirito progressivo della
storia
Avanza soltanto la nazi-finanza e la sua boria
Non si trova al mondo neppure un banchiere onesto
saputi esperti / calcoli forzati a tornare
nel crollo / preparano le carni all’ammasso
riducono a logo / logos logoro / mito mutilo
stàncati dell’icona / fatti sotto / perditi
Notti rosse e albe nere, nodi irrisolti, mete non
chiarite
Società dello spettacolo di anime smarrite
Menti folli ossia saggi pensieri nel nome del Che
Ma una fede nel Comune al presente c’è o non c’è?
sparano
ancora /go war / attaccano il vento
griot
le voci… / cara / Ernesto / querido Guevara
the
time is out of joint / le mani mozzate / goguEr
impossibile
morire/ life game / l’istante è raro
scaglia / senza maglietta / urto duplice
l’ellisse della rivoluzione torna al punto cieco
toi qui guettais naguère la gueule du guépard
ué, sai che c’è? c’è che c’è un che del Che
password
sia allora / quintuplo di stelle revenant / jetztzeit
sommerse
erezioni ossa marino sciame delirio résonné
urto
pensieri chiffoniers di ossimori-Er-ebbrezza e naguère
Er Er
jetzt cinque punte / passages goguEr / el Che raisonné Guevaraaaraaaa…
di Noi Rebeldía/2015.0
26 aprile 2015
***
Regole di partecipazione a “Noi Rebeldía 2015.0”
“Noi Rebeldía” è il nome del soggetto collettivo poetico che, identità
molteplice e ibrida, ha registrato il suo atto di nascita sulla rete web retididedalus.it (la rivista elettronica del sindacato
scrittori italiani). Qui tra il 2010 e il 2014, coinvolgendo differenti pluralità artistiche –
diversamente orientate stilisticamente – “Noi Rebeldía” ha sperimentato la
costruzione collettiva e anonima di testi poetici comuni e in rete; cioè ha
messo in opera una progettualità poetica open
source plurale e mescolata.
La sperimentazione e il coinvolgimento di poeti, in ogni modo diversi fra
loro (“multiego in movimento”, M. Palladini), ha trovato terreno fertile nel
fatto che ognuno – cedendo una parte della “sovranità dell’io” (F. Muzzioli) –
ha condiviso un’azione poetica collettiva, pubblica, generale e comune. Una
generalità d’esser-ci comune a una certa polis
che trova la sua base di riferimento materiale e storica sia nella convinta
esistenza di un comune e sociale general
intellect po(i)etico (un insieme di assunzioni di natura logica e retorica,
presupposti e strategie, metodologia e tecnologia; un insieme culturale,
ideologico e sociale storicamente ereditato e sempre rinnovato con il cambiare
dei rapporti materiali della storia e delle relative contraddizioni…), sia nel
fatto che la poesia e il suo linguaggio conflittuale non debbono rimanere
inerte attesa o lamento consolatorio rispetto all’intollerabile mondo della
ristrutturazione del neoliberismo capitalistico e del suo marketing
cognitivo-immateriale e materiale.
In un mondo che sussume l’intera vita delle persone e del con-essere
globale sotto il regime delle privatizzazioni e del mercato capitalistico
neoliberistico (materiale e immateriale), ristrutturante ingiustizie,
ineguaglianze, illibertà, povertà vecchie e nuove, oppressioni, emarginazioni e
fascismi di nuova generazione ecc., i linguaggi della poesia e dell’arte, infatti,
non possono mettere entro parentesi l’ordine del conflitto e dell’antagonismo
est-etico-politico critico.
Le singolarità artistiche che così si sono mosse come cum-partecipanti, ognuna però con il proprio linguaggio, si sono
riconosciute come un “io noi”, ovvero come un’identità multipla e plurale
ibrido/creola che si è presentata agendo con la voce di un gruppo della
non-esclusione, il “Noi” dell’open source.
Un’intelligenza e una volontà collettiva che, allegoricamente attraversate e
motivate da un “disinteresse-interessato”, ha preso posizione come esigenza e
istanza culturale-politica critica, orientate alla pratica conflittuale della poesia e dell’arte come “bene comune”.
Del resto nessun impianto teorico e ideologico trova verità fuori la praxis. In questo caso una praxis multirelazionale che, per le
diverse dimensioni, componenti, livelli e comportamenti, deve sapere dia-lettizzare nella salvaguardia della
concreta aseità del linguaggio stesso dell’arte e della poesia.
Le due prove multitesto poetiche, già realizzate, sono We Are Winning Wing (Noi Rebeldía 2010) e L’ora Zero (Noi Rebeldía 2013). Successivamente le due opere collettive, comprese le
indicazioni di poetica e le regole di partecipazione che ne accompagnavano la
realizzazione, hanno avuto anche un’edizione cartacea (CFR, Piateda,
2012/2014). Il multitesto poetico L’ora Zero, per parte sua, ha
coinvolto anche la partecipazione attiva di altri siti e blog italiani quali poesia2punto0.com, nadiacavalera.it, retroguardia2.com, levania.it, argoline.it
(la
sperimentazione prevedeva anche un possibile coinvolgimento di poeti non
italiani, anche nella loro lingua madre).
La potenza d’uso conflittuale della poesia, della lirica e dell’arte, in
genere, non può e non deve deprivarsi dell’impegno e di una presa di
posizione critica propria; e non può rimanere prova e sperimentazione di un
solo giorno di festa. Dell’impegno comune, il soggetto po(i)etico “Noi
Rebeldía” così, dando continuità nei termini precedenti che ne hanno dato
l’avvio, si ripropone ancora una volta avanzando un’altra iniziativa a partire
da un testo poetico collettivo verbale, costruito ad hoc; questa volta, dove però la testualità verbale è offerta con
l’intento di un intreccio organizzativo multimediale. Il testo verbale sarà mescolato
e riconfigurato dal taglio ibridante con linguaggi non verbali.
Oggi (2015) l’esperienza e la sperimentazione di com-posizione
collettiva-anonima multimediale (che
il soggetto po(i)etico collettivo e anonimo “Noi Rebeldía” intende continuare
quale impegno e sfida open source
plurale) è quella che si vuole fattivamente coniugare con la voce di un attore,
di un pittore, di un compositore musicale e di un video artista.
Il testo poetico collettivo che viene proposto come incipit (già definito) porta il titolo di “Guevara goguEr”.
“Guevara goguEr” è un testo poetico collettivo che consta di tredici lasse,
ognuna di quattro (4) versi; e tre poeti sono i suoi autori. Ugnuno,
individuato e condiviso il nucleo tematico scelto, ha contribuito con quattro
lasse individuali. Il montaggio ultimo, a sua volta, è stato il risultato di
una regia condivisa e in progres. La costruzione della tredicesima lassa invece
(ferma rimanendo la regia condivisa) è il risultato di un’azione scritturale partecipata e attualizzata in itinere.
Praticando richiami interscambio. Il soggetto collettivo e anonimo “Noi
Rebeldía” che, cronologicamente, lo firmerà prende la denominazione di Noi
Rebeldía 2015.0.
Per l’intreccio e il montaggio multimediale, ferma rimanendo
la libertà stilistica di ciascun aderente e partecipante, si indicano le
seguenti condizioni di lavoro:
1
La voce attoriale darà corpo vocale al testo scritto;
2
il pittore
(preferibilmente con la grafica) vi innesterà artisticamente la propria
figurazione lavorando con sovrapposizioni, o altro, e lasciando connessioni
ipertestuali con “punto/i caldo/i” (link)
che richiamano il testo poetico intero e/o quartine);
3
il compositore musicale si relazionerà con il testo poetico
(già ibridato della voce e della pittura) proponendo la sua versione sonora con
altrettanti “punto/i caldo/i” (link)
che possono richiamare le singole parti e/o il testo intero che si trova ad
implementare;
4
il video-artista, a sua volta, si rapporterà con il testo
così complessivamente lavorato mettendolo in-forma
secondo il linguaggio che gli è proprio;
5
il singolo soggetto artistico interpellato e partecipante, che condividerà
l’esperimento – fermo rimanendo l’incipit
unico di “Guevara goguEr” –, riceverà il testo in progress e
in successione direttamente da una email di cui si darà conoscenza al momento
dell’avvio del progetto. L’ordine di successione degli interventi co-operativi open source sarà: a) voce attoriale, b)
pittore, c) musicista, d) video artista;
6
i soggetti
artistici partecipanti dovranno condividere l’identità “Noi Rebeldía” senza
nessuna pretesa di proprietà autoriale per rivendicare il proprio apporto
individuale (i singoli nomi e cognomi, ad operazione ultimata, troveranno poi
menzione pubblica con una semplice nota che specifica i nomi, ma senza i
particolari bio-curriculari che ognuno può vantare);
7
accetteranno invece come proprio l’intero lavoro così composito e ultimato
(il lavoro così fatto, in quanto montaggio di linguaggi differenti e
dialetticamente inter-agenti, ha infatti una complessità collettiva unica e
inscindibile. Nessuno è proprietario: il testo vuole essere solamente un “bene
comune”);
8
come le prime due sperimentazioni collettive e anonime – We Are Winning Wing (“Noi Rebeldía
2010”, retididedalus.it)
e L’ora Zero (retididedalus.it/2013) –, anche il testo multimediale “Guevara goguEr” sarà messo in rete da retididedalus.it;
9
egualmente sarà proposto,
come per i precedenti, ad altri siti e blog
di poesia (italiani e non italiani) per continuarne l’azione open source plurale e collettiva
anonima;
10 gli eventuali
aderenti e continuatori, che possono prendere spunto sia da una singola
quartina, sia da un singolo verso di “Guevara goguEr”, o scegliere altro motivo, dovranno però rispettare le seguenti
condizioni: a) rispettare l’orientamento procedurale di cui al testo collettivo
“Guevara goguEr”; b) essere tre autori; c) firmarsi sempre come “Noi
Rebeldía 2015.0.1, 2015.0.2, 2015.0.3…”, in quanto successori e rete con “Noi Rebeldía 2015.0”; d) specificare,
quindi, gli indirizzi dei siti o dei blog
– che ospitano il nuovo testo collettivo – come (esempio): … retroguardia2.com Noi Rebeldía 2016.0.1,
2016.0.2, e così via; può solo cambiare
l’indirizzo elettronico e/o l’anno. Ma il nome del soggetto collettivo “Noi
Rebeldía” dovrà rimanere come memoria ed esempio di possibilità concreta di
identità del “noi” e lavoro collettivo.
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