CHECKPOINT POETRY
DONATELLO DI NICOLA
 

 

 

 

Nel mar t’ha suo

e nelle sue parole

un sibilo lontano

che giunge arriva l’onda

cheto deliquio

in me sprofonda

com’ancora

(che mesta la deriva

del trepido vascello)

quandolcemente

nella sabbia

par ch’affonda

 

*

 

 

T’occhio

lontano

oltre il sipario

e aperto

fisso sguardo

ove nell’iride profonda

ed irrelato

nudo specchio

tant’è bellezza

e avita

che fugge

e non ti pensa

ma l’occhio

girotondo

serra la frangia bionda

e t’ha fagocitato

 

*

 

 

Blu della gocce notte

al corso che suo sfugge

pioggia è che sferza

il vizzo della terra

... Diluviouniversa

D’io buio che ti bracca

forastico e ti assalta...

disciolto in liquido

nullifica sopisce e assonna

che ogni vapore in nube

più si non ricompatta

 

*

 

 

Nero che suo t’assorbe

fermo e ti trasporta

dall’una all’altra porta

diorama che dal cielo

alle pieghe degrada

d’una gonna

... non cerca ma conserva

refe che sottile

ti lega ad ogni terra

ferace trasloco

fin arde l’egemone pupilla

fuoco di non guerra

 

*

 

 

D’avermisembravisto

ugualetutto

nello spazio disteso

frammette

ch’occupa

il non tempo trascorso

e il sussurrato silenzio

in questa casa

raggiunta inospitale

dalla scala

che chiocciola

sopra lo stemma araldico

senza pontificare

nei suoi risolti se.

 

*

 

 

Ho mesi i miei gatti passato a guardare

pensando ch’io possa non certo giocare

smagando carezze e capriole

ee altrove

lo spazio ho cercato infinito

senza con voi baloccare

senza dove tu fisso mi sguardi.

Dalla bellezza tua m’io nascondo

vellicato ed imbelle

nel rosso chiomatuo tramonto

per tornare alla terrea dimora

vado tutto dove a bruciare.

 

 




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