CHECKPOINT POETRY
TIZIANA COLUSSO
 

 

 

Nel mezzo

 

 

Nel mezzo della città sapiente e del cammino,

in un tramonto insomma d’autunno scolorito,

con le rondini che se la danno a gambe

(ad ali, se preferite) dall’imminente cambio di stagione

sfrecciando sulla fontana della Minerva metallara,

mi fermo borsa a tracolla ad ascoltare il tempo

che si increspa in cortocircuiti larghi,

in gibigianne ondose ‒ la volta che nell’aula sbuffavo

d’impazienza e la volta che già fuori alzavo gli occhi

alla finestra come a un paradis perdu.

Cortocircuiti tra il non essere ancora e il già non più,

tra Sapienza e Sorbona con le mitiche îles-flottantes

divorate in corsa lungo il Boul-Mich –

se mai mi sono sentita studente è stato lì, tardivamente.

 

Poi d’un tratto sono travolta da ventenni in fuga

ellittica, come le rondini di poc’anzi, solo che loro

si stanno solo allenando (Alla vita? Alla gara?)

Pantaloncini e maglia stretta, scarpette e capelli a coda,

li guardo scorrere a ondate, mi sorprendo a pensare

“Beata gioventù!”, vergognosa subito di questa frase

che mi colloca ormai perdutamente altrove,

altra da loro, nel mezzo del cammino, nel bel mezzo

della piazzetta minervina, a bordo vasca,

tra lo sciabordio di un ricordo e una stanzetta

of her own” che mi aspetta a stretto giro,

in una dimensione né qui né lì, flottante

 as usual tra la beata gioventù e il poi mai più.

 

 

(settembre 2014)




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