PRIMO PIANO
INEDITO PER IL 25 APRILE
“L’Angelo partigiano - (l’Angelo fratello)”



      

 

 

di Plinio Perilli  

 

 

(a Guido Pasolini,*

tanti anni dopo la strage di Porzûs,

due volte martire della Resistenza;

e a suo fratello Pier Paolo, che sempre

poi ne poetò l’entusiasmo: “Venne

il giorno della morte / e della libertà…”)

 

1 –

 

   Svola e dirompe l’anima, se lotta contro

   il buio – due volte buio, prima dentro

   e poi fuori, dissonante alla Storia…

   Angelo partigiano, ed angelo insieme

   fratello… Buono per luce d’idealismo,

   ed integro, fiero d’ogni lealtà civile.

   Tu che speravi nel mondo tutto nuovo,

   e salisti in montagna, fuggisti la famiglia

   e l’età, per vincere poesia, il coraggio

   dei giusti… – ma il mondo non ti amò.

 

2 –

 

   Angelo fratello ma angelo partigiano –

   due volte caduto, perché vittima equanime

   sia della guerra che della pace… Lui resistente,

   specchiato di pietà! Due volte ucciso alla poesia…

   Febbraio ’45: svolò, l’anima tua a dirotto,

   cadde il tuo corpo rapìto, deprivato alla vita.

   Tragica la vendetta giustiziò, dissacrò la pace,

   impennò l’odio a fazione, fratellanza vile

   che vilmente assassinò la cruda Storia.

 

3 –

  

   Nessuno mai capì tanta rabbia, tanta

   ignominia. Anzitutto Pier Paolo, fratello tuo

   più giovane – troppo poeta per accettare

   quel dolore che l’odio adulto gli consegnò 

   come veleno versato in calice di pura fede...

   Crediamo che da allora e poi per sempre

   Pier Paolo cercasse, sentiva in Guido

   più che il fratello un Angelo, custode

   del suo Cielo inverato – il partigiano della

   Terra che in cuore e libera chiamò unica Patria.

 

4 –

 

   Spezzate quelle ali rigemmarono in carne

   d’ispirazione, nostalgia, rimpianto fraterno…

   Due volte ambasciatore all’amore, due volte

   in volo, cupo e radioso esempio: eroe d’un

   Mondo Nuovo da costruire, arroccare oltre

   il sogno!… Eppure il tuo sogno ci ammaestra,

   vivo ci resta in ogni cimitero di luce: Resistenza

   pulsante, fratricidio in cuore, Angelo/Partigiano. 





Guidalberto Pasolini detto Guido (1925-1945)


* [Guido Pasolini – il fratello di Pier Paolo, giovane partigiano “azionista” della Brigata Osoppo, coraggioso militante per la libertà, combattente di pace, fu ucciso, immolato dai partigiani “titini” della Brigata Garibaldi, in Friuli, a Porzûs, nel febbraio 1945, per vendetta orrifica, ignominia fratricida e nefasta, mero odio “politico” e fazioso. Sullo sfondo, come ricorda Nico Naldini, l’obiettivo “di favorire il piano degli slavi di annettere buona parte del Friuli alla nascente repubblica jugoslava, dopo aver eliminato la prevedibile opposizione di ciò che resta della Brigata Osoppo”…

Nel lungo poemetto autobiografico “Poeta delle Ceneri”, risalente al 1966-67, Pier Paolo Pasolini così rievoca quella profonda cicatrice nel suo cuore: “… Piango ancora, ogni volta che ci penso, / su mio fratello Guido, / un partigiano ucciso da altri partigiani, comunisti / (era del Partito d’Azione, ma su mio consiglio; / lui, aveva cominciato la Resistenza come comunista); / sui monti, maledetti, di un confine / disboscato con piccoli colli grigi e sconsolate prealpi”…]   




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