|
di Luigi De Cristofaro
Francesca
Medaglia è una giovane studiosa, che ha già maturato una solida esperienza
professionale, sia nel campo della ricerca che della didattica, attraverso
collaborazioni e progetti realizzati in molteplici ambiti scientifici e
accademici, sia nazionali che internazionali. In particolare degne di nota le
attività presso l’Accademia dei Lincei, l’Università la Sapienza di Roma,
l’Università telematica E-campus, l’Università di Siena, nonché la
specializzazione sulla poesia moderna statunitense, da Emily Dickinson a Walt
Whitman, conseguita presso l’Università della Pennsylvania e la vincita della borsa
di studio post dottorato “British Academy”
dell’Accademia Nazionale dei Lincei. La scelta di un volume antologico dedicato
ad Antonino Contiliano appare come fisiologicamente
coerente con gli studi condotti dalla medesima studiosa, autrice di più saggi
su tale autore.
La
sezione introduttiva, «Antonino Contiliano e i topoi dei tempi»,
espone in maniera chiara e attraverso un’analisi rigorosa, condotta con
profondità e ampiezza di indagine, le tematiche e le dinamiche compositive. Il
filo conduttore del tempo, volutamente inteso e vissuto come frammentario e non
come un continuum ineluttabile,
appare nella disamina come una delle caratteristiche peculiari dell’autore
siciliano. Il tema dell’eros, quello
della famiglia e dei figli, unitamente a quello relativo all’impegno sociale
vengono posti in risalto come osmotici
tra loro, senza apparente soluzione di continuità, dunque quasi in ossimoro con
la concezione del tempo appena menzionata. Le scelte contenutistiche ed
estetiche dell’autore, ovviamente soggettive e, dunque, ampiamente opinabili
come, del resto, il grado qualitativo e quantitativo di
ricezione da parte del fruitore, vengono fatte oggetto di un’indagine condotta
con sensibilità letteraria e competenza critica.
L’antologia
dei testi, intitolata «Il tempo del poeta» costituisce la parte centrale del
volume. In essa vengono proposti i componimenti del Contiliano
articolati per tematiche, seguendo, appunto, il percorso e la metafora dei
‘tempi’, come individuati e posti in evidenza da Francesca Medaglia: il tempo dell’eros (pp. 35-43), quello dell’impegno
sociale e politico (pp. 44-67), della famiglia (pp. 68-78), il tempo delle ‘ibridazioni’
(pp. 79-91), il tempo della terra madre (pp. 92-100), il tempo del classico
(pp. 101-105), quello del poeta (pp. 106-115) e quello della scrittura
collettiva (pp. 116-118). La carrellata antologica viene conclusa dalla breve
silloge «I tempi del tempo». In appendice al volume viene proposta parte del
testo di un’intervista rilasciata alla giovane studiosa, pubblicata per esteso
nel volume ad opera della medesima autrice dal titolo Asimmetrie ibride nella critica di Antonino Contiliano
(CFR, Sondrio 2014).
Attraverso
la disamina scientifica, effettuata con metodo, e supportata da un robusto
apparato logico e concettuale, la curatrice pone in evidenza il fulcro della
produzione letteraria dell’autore proposto, ovvero l’amore, che ha in sé
portata universale, in tutti i tempi e in tutti i luoghi: l’amore per la donna,
l’amore per i figli, l’amore per la madre e per il mondo contadino che essa
trasmette e rappresenta, l’amore per la propria terra, bella e tormentata,
l’amore e la passione per l’agone politico. Tutte queste sfaccettature compongono
un unico Amore e, come opportunamente rilevato, mostrano una interrelazione
inestricabile tra sfera privata e sfera pubblica, che, a sua volta, trova
riscontro nell’«io» collettivo dei poeti lirici greci.
Merito della studiosa l’aver saputo, attraverso un’indagine sapiente, far
emergere quella che è, appunto, la tematica centrale e vitale
dell’affabulazione del Contiliano, che altrimenti
rischierebbe, forse, di andare perduta tra le righe di una produzione
letteraria, che, inevitabilmente, risente di paradigmi socio-culturali, forme
mentali e stilemi letterari legati alla temperie degli anni più vivaci dell’impegno
militante dell’autore.
Scarica in formato pdf
|
|