SPAZIO LIBERO

 
DONNE E POLITICA
SGUARDO DAL SUD (28)
CRISTIANO CAGGIULA


Il libro di Graziella Falconi “Oh, bimbe. Le ragazze di Adriana”, è una intelligente e attenta ricostruzione del lavoro svolto sulla cruciale questione femminile negli anni Settanta e Ottanta dalle collaboratrici e compagne di Adriana Seroni, dirigente del Pci e presidente dell’Udi. Cercando di riconnettere le istanze avanzate dall’emergente ed ‘estremista’ movimento femminista con la realtà del Partito Comunista, allora in gran parte dominato dal maschilismo e avverso a tante problematiche eterodosse concernenti la liberazione della donna.


di Simona Cigliana


Nella fertile deriva della letteratura lucana degli anni più recenti, si inserisce a pieno titolo il 53enne scrittore potentino che è pure un copioso drammaturgo e regista teatrale. Il suo ultimo romanzo del 2013 si muove tra il piano fantastico e la fabula, giocando con l’onirico e il sociale e usando l’ironia, la satira, la metafora, il ribaltamento dei ruoli, come potenti armi espressive. Nel libro si mescolano elementi filosofici e lirici, ma anche una lucida analisi critica della realtà del Mezzogiorno.


di Anna Santoliquido


Pubblichiamo la postfazione di “hekátē atto II”, libro in versi che gioca le sue carte sulla ricchezza lessicale e semantica. Ciò che produce un ‘continuum’ circolare, uroborico, che allude alla irripetibilità della vita e che ci restituisce l’epicentro di una mediterraneità ritrovata.


di Francesco Aprile
     
  BANDI LETTERARI
 
 


 
     
ADDII
LILLIAN ROXON
SGUARDO DAL SUD (26)



Un ricordo del pittore friulano nato a Pordenone nel 1926 e morto a Roma lo scorso aprile. Un importante protagonista della scena pittorica internazionale, negli ultimi anni colpevolmente ignorato e dimenticato in Italia, anche a causa della sua rigorosa indipendenza creativa. Nella sua opera si manifestava un’astrazione barocca in cui l’ingresso nel ‘vortice’ diventava esplorazione delle strutture dello spazio frantumate in pulviscoli luminosi. Secondo un gioco mai identico o ripetuto e colto piuttosto nel suo continuo divenire.


di Piero Sanavio



“Rock Encyclopedia & altri scritti” pubblicato ora in Italia da Minimum Fax, è un gran libro uscito in America nel 1969, in grado di captare in tempo reale l’energia effusiva e travolgente del rock degli anni ’60, mantenendo però un attento sguardo critico che coglieva anche i suoi aspetti di enorme business. La stessa vita della sua entusiasta autrice è un romanzo: figlia di ebrei, nata in Italia, passa la giovinezza in Australia, poi giunge alla fine degli anni ’50 a New York, lavora come giornalista, diventa amica della leader femminista Germaine Greer, muore a soli 41 anni nel 1973. Nel 2010 il regista Paul Clarke le ha dedicato un documentario.


di Cosimo Ruggieri


Una presentazione del lavoro poetico del trentenne autore pugliese Alessandro Fariello. Affetto, fin dai primi mesi di vita, da una grave patologia che non gli ha impedito di condurre una esistenza di studi e di considerevole impegno letterario. Dopo il libro “Il mio sguardo sul mondo” (Laterza, 2011), nel 2014 è uscita “Sulle ali della libertà”, la sua seconda raccolta di liriche. Dove si leggono testi ricolmi del bisogno primario di voler infrangere il muro dell’indifferenza che attanaglia il prossimo. Tra interrogazioni sulla libertà, la responsabilità e il futuro, la scrittura in versi si immerge nell’amore per il vivere, e prende posizione sui comportamenti etici e le sciagure.


di Anna Santoliquido
     
  RIFLESSIONI
 
 


Alcune considerazioni del poeta romano in coda allo scorso 25 aprile e alla celebrazione del settantesimo anniversario della Liberazione dalla dittatura fascista. La memoria militante dello scrivente ritorna agli anni Settanta del XX secolo, che è giunto il momento di riabilitare e di rivalutare oltre la storica etichetta negativa di ‘anni di piombo’, riconoscendo che una generazione seppe allora dare prova di forte spirito critico, di libertà di pensiero e di grande autonomia politica al di fuori dei partiti tradizionali.


di Enrico Pietrangeli
 
     
CINEPRIME – "UNA NUOVA AMICA"
  CINEPRIME – "AMELUK"



Tre 'donne' e un 'mistero' nell’ultima pellicola di François Ozon. Che indagando sugli slittamenti progressivi di sentimenti e identità di tre personaggi – Laura, Claire e David/Virginie – crea quasi un 'vertigo' di sessi, comportamenti e affinità elettive che mette capo ad una sorta di inedito melò francese al di là del genere. Insieme classico e involontariamente (?) 'politically uncorrect', tra normalità e differenza/devianza dei rapporti amorosi.


di Sarah Panatta
 



Il film di esordio dell’attore-regista Mimmo Mancini si ambienta in un piccolo borgo pugliese e si colloca tra commedia dell'arte e pasticcio da 'melting pot' tricolore, tra dialoghi da buon cabaret e satira a grana grossa. Sulla sfaccettata figura del musulmano Jusuf si proietta la questione della 'integrazione', pretendendo di riscrivere il preconcetto italico borghese della cosiddetta intercultura e rimestando tra razzismi, cronaca spicciola, falsificazioni storiche e merchandising politico.


di Sarah Panatta
     
SU PAOLO LIBERATI
  PROPOSTE ARTISTICHE



Brevi note critiche sul 58enne artista ternano, la cui attività a partire dagli anni ’80 del secolo scorso ha spaziato dalla pittura al teatro, al video, seguendo una concezione sincretistica con una impronta quasi cultuale. I suoi acquerelli e disegni, in particolare, esibiscono una forza cromatico-centripeta che istiga la chiarificazione interiore e il piacere emozionale, una volta che si è sintonizzati con il segno astratto e i timidi accenni figurativi delle sue tele.


di Alessandro Fabio Olivieri
 



Una ‘non eclatante’ presentazione per un programma di azione estetica di nuovo conio che si richiama ai “Ready Made” di Marcel Duchamp e alla poetica di Piero Manzoni.


di Paolo Badini
     
LUCA PATELLA
SAGGI
SGUARDO DAL SUD (22)



Allestita al Museo di Arte Contemporanea di Roma da Benedetta Carpi De Rosmini e Stefano Chiodi la mostra “Ambienti Proiettivi Animati 1964-1984” dell’ottantenne artista sperimentale capitolino che si dispone con un susseguirsi di installazioni e ambientazioni multimediali, il cui filo conduttore potrebbe essere individuato nel rapporto dell’uomo tecnologico con lo spazio naturale e cosmico. Quattro i luoghi dell’esposizione in cui la creazione divina si fonde con quella dell’individuo.


di Anna D’Elia


Il libro di Tiziana Maria Di Blasio, prefato da Jacques Le Goff, è un interessante studio sulle molteplici “Interferenze/Confluenze” tra la settima arte e l’indagine storica. Puntuale il richiamo all’opera pionieristica sia teorica che pratica di Boleslaw Matuszewski, ideatore delle cineteche e della conservazione dei film in archivi pubblici. Tra le pellicole ‘del reale’ dei fratelli Lumière e quelle di finzione di Méliès si sviluppa una intensa dialettica che arriva fino a Cecil B. De Mille e Jean-Luc Godard, ricordando anche come il filone espressionista della cinematografia tedesca abbia in un certo senso anticipato l’avvento del nazismo.


di Enzo Natta



Si è svolta a Bari, Forenza e Genzano di Lucania nei giorni 7-8 e 9 marzo 2015, la XIV Edizione di “Cocktail diVersi”, manifestazione organizzata dal Movimento Internazionale “Donne e Poesia” e dalla Sezione Nazionale Scrittori SLC-CGIL “Puglia-Basilicata”. Pubblichiamo il saluto introduttivo e alcuni testi poetici di varie autrici sia straniere sia italiane che hanno partecipato alla rassegna.


di Anna Santoliquido
     
CINEPRIME – “BIRDMAN”
CINEPRIME – “WHIPLASH”
CINEPRIME – "THE ICEMAN"


Il nuovo film firmato da Alejandro González Iñárritu, trionfatore agli Oscar 2015 con quattro statuette, tra cui miglior film e migliore regia, è un’opera sperimentale in cui c’è pochissimo lavoro di montaggio e tanti tortuosi piani-sequenza. Come se il regista messicano volesse esplorare il linguaggio cinematografico dal lato della grammatica, giungendo dalle parti del metacinema, delineando la vicenda di un interprete di ‘blockbuster’ di vasto successo popolare che cerca di riscattarsi inscenando uno spettacolo impegnato ispirato ai racconti di Carver. Una pellicola complessa e interessante, incardinata però unicamente all’ego di un uomo in crisi, che finisce per perdere quel pathos narrativo multiplo che aveva caratterizzato la trilogia “Amores perros”, “21 grammi” e “Babel”.


di Alessandra Fagioli



Rivelazione all'ultimo Festival di Toronto, il film del trentenne Damien Chazelle racconta con scatti anfetaminici la formazione, l’educazione fisico-psicologica di un giovane bianco che aspira a diventare una star della musica battendo su tamburi, rullanti, timpani e piatti. Full Metal Jazz, lotta per la ribalta del cigno nero del ritmo, un nuovo 'bird' della percussione. L’ottimo protagonista Miles Teller si impegna allo spasimo in una sfida senza regole con se stesso e con il suo mentore bastardo senza gloria (un vigoroso e imperdibile J. K. Simmons, migliore attore non protagonista agli Oscar 2015).


di Sarah Panatta



Esce ora nelle sale italiane un film del 2012 del regista israeliano, trapiantato negli Usa, Ariel Vromen. Tratto da un romanzo-verità di Anthony Bruno, racconta la vicenda reale di un serial killer dalla doppia vita. Marito e padre amorevole e protettivo, irreprensibile agente di cambio che si trasforma in segreto in uno spietato sicario al servizio della mafia: "Se qualcuno vuole un morto, io non faccio domande". Michael Shannon è l’ottimo e convincente protagonista di questo inappuntabile biopic pulp.


di Sarah Panatta
     
LETTERA APERTA
APPUNTI CIVILI
SGUARDO DAL SUD (20)




Partendo dalle discussioni innescate dalla strage di Parigi nella redazione di “Charlie Hebdo”, lo scrittore ed ex docente napoletano invia una missiva pubblica in cui espone una serie di ragionamenti e di riflessioni pedagogiche e storico-filosofiche sul concetto e sulla pratica dell’essere liberi. Richiamando attraverso Slavoj Žižek le anfibologie e le trappole sottese alla assolutizzazione di una simile idea e citando Hegel che vincolava lo spirito libero alla trama delle relazioni che costituiscono la realtà dell’esistenza.


di Ugo Piscopo



Una breve riflessione sul vasto movimento delle iniziative solidaristiche verso i tanti drammi internazionali del nostro tempo, sottolineando la generosità della gente, il malaffare degli speculatori e richiamando cronache di azione poetica sull’onda delle urgenze quotidiane. In coda alcuni, celebri versi di T. S. Eliot.


di Massimo Mori


Giusto tre decadi fa, nel marzo del 1985, nasceva a Bari l’intrapresa letteraria di autrici locali e lucane, che ebbe come prima madrina Biagia Marniti. Una iniziativa incentrata sulla scrittura al femminile che nel corso del tempo ha realizzato nove Convegni Internazionali, tredici edizioni di “Cocktail diVersi”, anche con presenze straniere, organizzando poi tantissimi simposi, serate letterarie, scambi culturali, letture, recensioni e progetti in collaborazione con le Scuole, le Università, i Centri culturali, i Conservatori. In coda i testi di alcune poetesse pugliesi che animeranno quest’anno la manifestazione “Cocktail diVersi”.


di Anna Santoliquido
     
  GLOSSE CRITICHE
 
 


Rigogliose riflessioni sul libro “Sempre di te amorosa”, in cui l’autrice siciliana ha cercato di rivivere in ora meditativi, ora onirici e ora metafisici versi la storia breve di sua madre Johanna Becker. Un volume dove i due mondi, così separati, della genitrice e della figlia provano a dialogare, a congiungersi pur senza convertirsi l’uno all’altro, in un arco di attesa di emotivo coinvolgimento fin troppo ombelicale. Nella lucida, instancabile trama delle parole, il territorio della scrittura appare in lenta, attiva, solida composizione.


di Carmen De Stasio
 
     
  CINEPRIME – “HUNGRY HEARTS” E “IL NOME DEL FIGLIO”
 
 


Un affilato sguardo critico che incrocia gli ultimi film di Saverio Costanzo e Francesca Archibugi, autori di un cinema di mercato che però non sa e non può 'farsi' realmente autoriale. Da un lato una pellicola da camera che scruta i 'cuori affamati' di una giovane coppia a New York con un figlio messo a rischio da una madre iperprotettiva o omicida. Dall’altro una commedia, remake del lungometraggio francese “Cena tra amici” del 2012, che vorrebbe ironizzare sui luoghi comuni e le chiusure mentali di certa borghesia di sinistra, visti da una starlet tv e neo-scrittrice 'hot' che sbatte sul muso dei parenti acquisiti la banalità vanesia del (loro) esistere.


di Sarah Panatta
 
     
Sommario

Il contatore dei visitatori Shiny Stat è attivo da dicembre 2006