Gli esploratori si addenseranno acuti
sulle
presunte linee della scissione :
indolore
è il passo nel dibattito del rinnovamento.
In auscultazione il corpo giungeva
commensurabilmente
urtato da onde
nella
promiscua e intrepida sismicità del mare.
Segni di permutazione e voli in crespi sentieri,
strabordanti
aneliti per snodi vocali accesi
nei
cui larghi sfondi si ergono
evidenti forme di quasi-pendii
(ed inarrestabili sogni
avvenenti
come
ululati). Tempo inverso
del
segmento/se/
ripescando
il fluido azzardo
il
corpo mieteva e vellutava il giorno
di
sapiente e inedita levità aurorale.
Anche gli occhi sono calzati :
di
abbondanza o assiduo nitore?
Implacati i colpi incedono
tra
sentori obliqui,
rilasciando
lembi di germinazione
su
fragranti zolle di pressante ardore.
Il tuo sguardo cresce alberato
in
una sete viva e mutevole.
Ha militato infatti
con
presumibile e innato
fulgore.
Brucia sotto il sedile,
senza
infingimenti,
la
tua bocca esplosa e fiorita.
Nella carenza di spazio
anche
i sogni vengono riguardati.
Brucia sotto il sedile
un
barlume ornato
di
coraggio ansante.
Presto hai impugnato il giorno,
come
una drastica medicina.
Avida e opposta spazia in giardino
una
canicola appena usurata.
Maturavano i tempi
e
qualcosa pareva unirli
verso
un’ acme segreta.
Insaziata sera,
rivelata da ingrandimenti,
coibentata da orme assidue
dietro blocchi carichi di emergenze.
è piramidale il Tempo
nel suo scollamento,
nel rimbalzo nitido-riverberante.
Fosse il mondo fluviale
mimeticamente andrebbe appeso al collo,
in un andamento udibile
e in ricerca di un vivo connubio.