NOTE D’AUTORE
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STUDI LETTERARI
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PROFILI CRITICI
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Il rumore del tempo, trascorrendo lungo i versi e i pensieri di Alessandro Parronchi
Preziosi e sfiziosi ricordi a cascata intrecciati a variegate glosse critiche sul poeta e storico dell’arte fiorentino, morto all’inizio del 2007 a novantadue anni. Quasi un ricco vademecum culturale sull’opera molteplice di un autore e studioso che è rimasto attivo dagli anni Trenta dello scorso secolo sino agli ‘anni zero’ del secolo presente, relazionandosi con tante tra le più importanti figure della nostrana scena letteraria: da Betocchi a Bigongiari, da Gatto a Pratolini, da Soldati a Sereni, da Fortini a Piero Santi, da Luzi a Montale. Lui seguace di una ‘poesia assoluta’, di fondo post-ermetica e piuttosto nel solco dell’umanesimo ungarettiano. In coda un tangenziale passaggio di memoria su Emilio Villa e una poetica “Ecloga”, omaggio parronchiano mixato con una riscrittura del “Pomeriggio di un fauno” di Mallarmé.
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di Marzio Pieri
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Un grande passione interpretativa “Per leggere Luigi Meneghello”
Ampie considerazioni sul bellissimo saggio di Luciano Zampese “La forma dei pensieri” (Cadmo, 2014), in cui viene acutamente notomizzata l’intera opera dello scrittore di Malo. Dai testi narrativi a quelli critici e teorici, alle sue originali traduzioni che ‘trasportavano’ pagine in inglese in dialetto vicentino. Concittadino dell’autore di “I piccoli maestri” lo studioso ‘ascolta’ dall’interno la lingua meneghelliana, ne sa cogliere ed apprezzare le infinite sfumature col talento del linguista e del filologo. Riesce così a guidare il lettore in tutti gli aspetti formali, le cifre stilistiche, i dettagli tecnici di un percorso letterario tra i più rilevanti del secondo Novecento.
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di Ernestina Pellegrini
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Il cinema di Alberto Lattuada tra commedia grottesca e melodramma
A cento anni dalla nascita (14 novembre 1914) e a quasi dieci dalla morte (3 luglio 2005), ricordiamo l’importante regista lombardo, autore di tanti film memorabili da “Il bandito” (1946) a “Il mulino del Po” (1949), da “Il cappotto” (1952) a “La lupa” (1953), da “La spiaggia” (1954) a “Mafioso” (1962), da “Venga a prendere il caffè da noi” (1970) a “La cicala” (1980). Un autore da riconsiderare e pienamente rivalutare, come nel recente libro di interviste curato da Gianni Volpi per Donzelli e nel sintetico studio sul suo ‘eclettismo’ firmato da Alessandro Ticozzi, onesto breviario-viatico a un più corposo scavo.
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di Michele Goni
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FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA (2)
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ARTISTI A CONFRONTO
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TOMASO BINGA ALIAS BIANCA MENNA
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Ecco il cinema con una, nessuna o cento identità
Seconda puntata di rapinose cronache con incalzante passo critico sulla nona edizione della manifestazione cinematografica capitolina. Qui lo sguardo si sposta su diverse pellicole straniere variamente interessanti. Dal francese “Eden” per la regia di Mia Hansen-Løve al disturbante, eccessivo “Gone Girl” dell’americano David Fincher; dallo struggente cartoon irlandese “Song of the sea” di Tomm Moore all'ambizioso “Lucifer” di Gust Van den Berghe, ambientato in Messico; e ancora due allettanti proposte come il brasiliano “Obra” e l’argentino “Mauro”, per terminare col deludente “La spia - A most wanted man” di Anton Corbijn, dove pure spicca la presenza di Philip Seymour Hoffman alla sua ultima, memorabile interpretazione.
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di Sarah Panatta
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Come a specchio il Cielo di Luigi Ghirri e il Mare di Pino Pascali
Si è inaugurata il 18 ottobre scorso e andrà avanti fino al 25 gennaio prossimo, presso la Fondazione Pino Pascali - Museo d’Arte Contemporanea di Polignano a Mare (Bari), una importante e significativa mostra che incrocia semanticamente e mitopoieticamente due opere: “Infinito” del fotografo di Scandiano e “32 mq di mare circa” dell’artista barese. Pubblichiamo qui la densa presentazione critica della curatrice, assieme a Rosalba Branà, dell’esposizione.
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di Anna D’Elia
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Tra immagini e parole: il corpo del linguaggio e il linguaggio del corpo
Un articolo-saggio sulla 83enne artista salernitana che, a partire dal 1971, ha sviluppato un originale percorso multiestetico, capace di incrociare e di far interagire espressivamente l’arte visiva, la scrittura, la poesia sonora e la performance. Un cammino che si è intrecciato con la parabola delle neoavanguardie, ma sempre in piena autonomia e senza prendersi eccessivamente sul serio. Usando l’ironia e il gioco come armi critiche per una desemantizzazione dell’ars poetica e per una autovalorizzazione nel segno femministico del “Valore vaginale”.
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di Plinio Perilli
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ANNA MALFAIERA - 1
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ANNA MALFAIERA - 2
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SGUARDO DAL SUD (13)
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Le stanze urlano come vedove, ovvero come la poetessa scese agli inferi
Un’affilata nota critica per scavare nella ‘petrosa, disincantata, autoironica’ voce poetica dell’autrice di Fabriano. Una figura oggi pressocché obliata e che, invece, ci ha consegnato un’opera in versi tra le più significative del secondo Novecento. Un’opera scabra, antisentimentale, insieme metafisica e materialistica, che batte e ribatte sul ‘wesen’ (l’essenza) dell’umano. La sua calibrata concettualità fa emergere il rispetto della convivenza concreta, delle relazioni storiche e collettive tra individui; il suo distacco dalla vita impregna le pagine, le corrode, le avvelena, ma nello stesso tempo le sottrae all’indifferenza e al gelo.
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di Donato di Stasi
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E intanto ricordarla
Una appassionata memoria-ritratto, al contempo amicale e culturale, della poetessa marchigiana morta nel 1996 a settant’anni. Quasi l’occasione per rievocare la sua voce, il suo modo di dire i propri versi, così peculiare, con quella musica monotona, bassa, senza enfasi, senza picchi, né fioriture o coloriture. Un modo che rispecchiava fedelmente la concezione stessa della sua poesia così spoglia di metafore, retoriche, furbizie e trucchi, così essenziale, concentrata e concettuale. Una poesia che risaliva al suo carattere orgoglioso e schivo, amabile e brusco, riservato e generoso, delicato e spigoloso, fiero e mite.
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di Maria Jatosti
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Per Matera, capitale europea della cultura nel 2019
Una riflessione-evocazione in omaggio alla celebre città dei Sassi, in occasione della importante designazione internazionale che accenderà tra cinque anni i riflettori di tutta Europa sul capoluogo provinciale lucano. Immagini delle pietre antiche e delle arcaiche case-tugurio si sovrappongono ai fotogrammi dei film di Pasolini e di Mel Gibson, ma anche alle molte iniziative culturali ed editoriali, alle mostre sugli scultori locali come Donato Linzalata, al sapore dei piatti gastronomici autoctoni. Un luogo straordinario che propone un turismo a misura d’uomo, ‘slow’ come il pensiero meridiano.
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di Anna Santoliquido
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DIALOGHI ‘IMPOSSIBILI’
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LIZZANI RICORDA
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SOFOCLE NOSTRO CONTEMPORANEO
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Faccia a faccia con la ‘gioventù bruciata’ di Napoli
Lo scorso settembre un sedicenne del Rione Traiano, Davide Bifolco, fuggendo da un posto di blocco è stato ucciso da un carabiniere. Generando una duratura rivolta in tutto il quartiere, uno di quelli maggiormente a rischio dell’intera città. Uno scrittore, già insegnante e dirigente scolastico in quella zona, nonché ex militante del Pci, cerca un colloquio con uno dei ‘guaglioni’ che spadroneggiano a livello locale. Ma capirsi è vano, è come se la plebe della ‘anticittà’ partenopea fosse ormai il prodotto di una mutazione antropologica, certamente alimentata dal degrado sociale ed economico, che intende soltanto la sottocultura della violenza, della sopraffazione, della legge del più duro e più forte, totalmente estranea allo Stato e alle sue istituzioni.
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di Ugo Piscopo
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A tu per tu con Carlo
Pubblichiamo un ampio, significativo colloquio con il regista e studioso di cinema romano, svoltosi nove anni fa. Una conversazione ricca di spunti di riflessione critica e di memorie storiche, culturali e politiche che oggi appare quasi un documento testamentario dell’autore che esordì con “Achtung! Banditi!” nel 1951. Il ‘lungo viaggio nel secolo breve’ dell’ultimo erede del Neorealismo classico si è interrotto con un suicidio a 91 anni nell’ottobre del 2013. Vogliamo omaggiare un creatore e un intellettuale della settima arte che è stato anche un protagonista importante del movimento della sinistra italiana.
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di Maria Jatosti
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Antigone, la tragedia dell’ineluttabile
Una sottile e raffinata riflessione filosofico-letteraria del capitale testo sofocleo che dopo venticinque secoli continua ad interrogare la coscienza degli uomini, opponendo il ‘nomos’ del ‘ghenos’ e il ‘nomos’ della ‘polis’. Ossia le ragioni e la potenza della Religione contro le ragioni e la potenza dello Stato, vale a dire dell’agire politico incarnato da Creonte, che invece di essere esecrato, dovrebbe quanto meno essere compreso. L’attualità di questo dramma del ‘troppo tardi’ ci consegna l’inevitabilità di un destino dell’essere dell’umano che dobbiamo accogliere, pur seguitando a non capire perché sia così.
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di Cesare Milanese
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TECNODIPENDENZE
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FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA (1)
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Luci e ombre della “Generazione App”
È uscito da Feltrinelli il libro di Howard Gardner e Katie Davis che prende in esame le dinamiche e le caratteristiche psico-culturali dei giovani cosiddetti ‘nativi digitali’ che ormai organizzano il loro approccio conoscitivo al mondo, secondo gli schemi operativi della nuova informatica. Ciò significa che presso di loro si sta sviluppando un ‘app-pensiero’ e una forma di intelligenza digitale meramente applicativa. La tecnologia libera inedite energie da una parte, dall’altro condiziona l’agire umano secondo direttrici coatte.
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di Fabio Mercanti
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Ciao cinema… amore tradito
Un primo commento (assai) critico alla nona edizione della manifestazione cinematografica capitolina. Destinata, a quanto sembra, a fondersi con il Fiction Fest. Stazione 'terminale' della produzione italiana, pornografia da banco dell'immaginario collettivo, e succursale indisciplinata di quella americana diversamente 'indie' dribblata da Venezia. Tra le opere nostrane viste il documentario "Stazione Termini" di Bartolomeo Pampaloni, "Tre tocchi" di Marco Risi, "I milionari" di Alessandro Piva, "The Last Summer" di Leonardo Guerra Seràgnoli e "Soap opera" di Alessandro Genovesi, che ha inaugurato la rassegna.
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di Sarah Panatta
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CONVERSAZIONE SU STEFANO D’ARRIGO
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ALBERTO ARBASINO
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NOTE DI LETTURA D’ABORD
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Nel ‘locus solus’ di uno scrittore ossessionato dalla sua fera marina
Un ampio, inedito e bellissimo colloquio con lo scrittore Stefano Docimo che rievoca il tempo, tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’90, in cui si trovò a vivere nella medesima palazzina in cui abitava a Roma, a Monte Sacro, l’autore di “Horcynus Orca”. Ne emerge una testimonianza sagace, laterale, mai mitologica, talora struggente sul romanziere di Alì Terme, sulla sua vita appartata, quasi di recluso della letteratura, sui suoi pensieri, manie, paranoie, sul rapporto esclusivo con la moglie dominatrice. Cui si aggiunge, nel corpo dell’intervista, una magistrale analisi critica di Mario Lunetta del suo libro capitale.
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di Gualberto Alvino
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“Ritratti italiani”: grandezza e miseria nel costume e nella cultura del Bel Paese
L’ultimo libro dello scrittore lombardo è una straordinaria galleria di personaggi nostrani che parte alfabeticamente da Gianni Agnelli e finisce con Federico Zeri. Ma ciò che soprattutto, ancora una volta, si impone è la maestria assoluta della scrittura, un mix di sapienza e di ironia in cui si distende l’energia a mille del suo pensiero-linguaggio in cui si saldano estrema competenza e finissima intuizione. Ma dove trapelano, talora, anche corde drammatiche e fiotti di profonda indignazione civile. Parlando di altri egli, infine, traccia la propria appassionata, sarcastica, implacabile autobiografia intellettuale.
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di Mario Lunetta
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Se Jean-Luc Nancy ci dà un libro ‘da ascoltare’
Preziose considerazioni sparse su alcune pubblicazioni ultime. Come il volume “Prendere la parola” del filosofo francese devotamente tradotto da Roberto Borghesi e Costanza Tabacco. E poi le quartine del grande poeta persiano trecentesco Hafez, per la traduzione dell’islamista Stefano Salzani. Quindi uno studio sullo storico dell’arte e incisore Henri Focillon curato da Andrea Beolchi e, ancora, una raccolta di interviste a Faulkner, che odiava i viaggi e non voleva neppure andare a ricevere il Premio Nobel.
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di Marzio Pieri
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FILIPPO BETTINI
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Scavando nelle contraddizioni del rapporto tra ideologia e linguaggio
È uscito presso Robin Edizioni il libro “Avanguardia e materialismo. Saggi di teoria e critica letteraria”. Un libro postumo, curato da Marcello Carlino, Francesco Muzzioli e Giorgio Patrizi, che probabilmente il critico e studioso romano morto poco più di due anni fa non avrebbe mai redatto e pubblicato. Invece i suoi scritti ripercorrono con sagacia i nodi problematici, nonché le aporie della neoavanguardia letteraria, assumendo a punto di riferimento privilegiato le posizioni teoriche e poetiche di Edoardo Sanguineti e quelle filosofiche di Galvano Della Volpe. Un esempio di assai pregevole lavoro intellettuale in totale controtendenza con i tempi attuali.
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di Stefano Docimo
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DIARIO D’AUTORE (37)
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DIARIO D’AUTORE (38)
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DIARIO D’AUTORE (39)
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Incantata a Parigi, sotto le piogge di maggio
Una lunga, coinvolgente, ispirata narrazione di viaggio attraversando in lungo e in largo la capitale francese e i suoi tanti arrondissements, fra molti ricordi, nostalgie e i cambiamenti del presente. Una città sempre fascinosa e tentacolare, ricchissima di architetture, monumenti, musei, palazzi, strade spettacolari, oasi di verde, e caffè, ristoranti, bistrots, locali etnici. Una metropoli che accoglie milioni di immigrati e di islamici, con problemi di convivenza e di equilibrio territoriale e inter-culturale sempre più acuti. Dal Nuovo Marais a Montmartre, da Montparnasse a Saint-Germain-de-Prés, da Menilmontant al Père Lachaise, dalle Halles all’Opéra–Bastille, dalla Promenade Plantée al parco Georges Brassens, come perdersi in un luogo di fantasmi letterari e mitopoietici e insieme di una concreta, formicolante, babelica umanità. Con una puntata alla cattedrale di Chartres con le sue celeberrime vetrate versicolori.
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di Maria Jatosti
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Viaggio nel cuore della Sicilia orientale
Assai colte e raffinate e criticamente sagaci note letterarie di soggiorno agostano e di visite turistico-culturali tra Acitrezza e Catania; tra il fumante vulcano Etna con la sua lunare ‘sciara’ e i Giardini di Naxos; tra la riserva naturale ‘protetta’ e invero bruttata dagli scarichi abusivi presso Fiumefreddo e il territorio di Augusta, cuore del polo petrolchimico siracusano, devastato e abbandonato; tra la festa ‘piccola’ catanese in onore di Sant’Agata, patrona della città e le tombe rupestri di Pantalica, celebrate da Vincenzo Consolo, vicino a cui si sono insediate tribù di campeggiatori in barba ad ogni regolamento. Comunque, pur nella canicola a volte allucinante, sorbendo un drink locale di limone e sale, si può godere di un senso di bellezza mediterranea impagabile.
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di Simona Cigliana
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Puglia ‘felix’: un’estate d’arte, teatro e astronomia nella Dimora Albireo
Un ampio, dettagliato resoconto dei vari appuntamenti che hanno contraddistinto il programma culturale che ha animato una bella ed accogliente Casa dell’Artista nella campagna dell’Alta Valle d’Itria, presso Noci, in provincia di Bari. Installazioni artistiche, mostre fotografiche, affabulazioni, lezioni e visioni astronomiche, spettacoli, performance e reading, spesso all’aperto, nell’aia o nel frutteto della proprietà, seguite da un folto pubblico, confortato anche dalle specialità gastronomiche pugliesi. Sull’atmosfera piacevolmente conviviale e, non di rado, notturnamente magica della manifestazione una partecipe testimonianza, in coda, di una spettatrice.
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di Anna D’Elia
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PROSPETTIVE SINDACALI
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CENTENARI
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Reagire alla crisi: la nuova ‘casa’ degli scrittori nella Cgil
C’è una importante svolta: l’SLC (Sindacato Lavoratori della Comunicazione) accoglie l’SNS che diventa la sua Sezione Nazionale Scrittori e si propone di dare rappresentanza e sostegno a tutti gli autori italiani. Tutto ciò costituisce un logico e naturale ampliamento del raggio d’azione di un sindacato che organizza e tutela oggi i produttori di beni sia materiali che ‘immateriali’ legati alla comunicazione e alle più diverse attività creative.
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di Emanuela Bizi
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Quando il grande cinema si è occupato della Grande Guerra
Un’ampia rassegna di pellicole che hanno raccontato le vicende del Primo conflitto mondiale, scoppiato un secolo fa. Dal tenore nazionalistico e pacifista delle opere degli anni ’20 e ’30 (“Cuori del mondo” di Griffith, “All’ovest niente di nuovo” di Lewis Milestone, “Les croix des bois” di Raymond Bernard, etc.) al deciso antimilitarismo dei film tra gli anni ’50 e ’70 (“Orizzonti di gloria” di Kubrick, “Per il re e per la patria” di Losey, “Johnny prese il fucile” di Dalton Trumbo e “Uomini contro” di Rosi da Lussu). Uno sguardo anche ai molti autori che hanno testimoniato il macello bellico: da Arnold Zweig a Monaco e Bartolini, e poi Malaparte, Cendrars, Marinetti e Ernst Jünger.
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di Michele Goni
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ADDII
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ANTONIO DELFINI
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POESIA: ISTRUZIONI PER L’USO
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Maria Luisa Spaziani: ‘la parabola dal nulla allo splendore’
È morta a 91 anni la poetessa torinese, che è stata anche narratrice, autrice di teatro, saggista, francesista di vaglia e traduttrice. Centrale nel suo assai lungo percorso poetico il rapporto con Eugenio Montale a cui l’ha legata una amicizia amorosa e una indefettibile fedeltà. La sua scrittura in versi ha attraversato l’eredità migliore del grande ’900 sull’asse di una linea post-simbolista e post-ermetica, coltivata comunque con una verve che Italo Calvino ebbe a definire ‘spiritosa e ispirata’. Tra i tantissimi suoi libri si devono almeno ricordare “Utilità della memoria” (1966), “Transito con catene” (1977), “Geometria del disordine” (1981), “I fasti dell’ortica” (1996) e il postremo “L’incrocio delle mediane” (2008).
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di Plinio Perilli
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Crepitanti versi tra ‘melancolia’, satira e invettiva
Presso Einaudi sono state ristampate, in una nuova edizione curata da Irene Babboni, le “Poesie della fine del mondo, del prima e del dopo”. Un libro mercuriale che attraversa e fustiga sapidamente le brutture antropologico-politico italiote dal fascismo al regime democristiano. Ma basta sostituire a quegli schizzi le barzellette berlusconiane ed avremo il tragico prosieguo di quegli anni, in una triste recrudescènza di quegli endèmici mali, come se quella ‘fin du monde’ denunciata dallo scrittore modenese, si fosse protratta sino ad oggi.
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di Stefano Docimo
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Fenomenologia dell’agire poetico (Manualetto per giovani scrittori)
Quarantatre ponderate lasse critiche e didattiche assieme per una ecologia della mente creativa protesa alla scrittura in versi. Basta con il conformismo letterario ‘adialettico’ che alimenta la degradazione oggi corrente del conoscere e del rappresentare. È tempo che lo scrivere antagonistico torni a farsi sentire, a violentare il modo di vedere medio e mediocre. Alla fine: poesia o barbarie?
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di Donato di Stasi
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PENSIERI SULL’ATTUALITÀ
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“Critica della vittima” e il vittimismo del precario
Una articolata nota che parte dall’ultimo libro di Daniele Giglioli che indaga i paradigmi e i paradossi della condizione ‘vittimaria’ nella storia e nella cronaca. E poi allarga il discorso riflettendo sulle dinamiche socio-economiche italiane studiate da Edoardo Narduzzi, sulla scomparsa del ceto medio e su una società di massa, magmatica e senza classi, dove prolifera il precariato come condizione di vita e di dolente identità.
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di Fabio Mercanti
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PRIMA E DOPO IL VOTO
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Nella comunicazione oggi domina la parola ‘performativa’, mentre scompare la parola come ‘atto di conoscenza’
Un’acuta e brillante articolessa che, a cavallo dell’ultimo evento elettorale italiano, ragiona in modo articolato e complesso sui rapporti tra politica e intellettuali, ricordando la proposta in un’altra epoca di Enrico Berlinguer imperniata sul concetto di ‘austerità’ che ebbe anche allora (1977) un scarso consenso. Ma l’invocazione di Pippo Delbono “i politici ascoltino gli artisti”, non sembra corroborata, per esempio, dalla feroce analisi critica di Cordelli sul Corriere della Sera a proposito degli scrittori nostrani. Dove e come, dunque, rilanciare un programma di politica culturale degno di tal nome?
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di Alberto Scarponi
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Sommario
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