CHECKPOINT POETRY
MARCO PALLADINI
 


Domande ‘petrine

 

 

…. ma se il papa è infallibile, il fatto

che si dimetta (o abdichi che dir piaccia)

è una riprova della sua infallibilità?

E una volta post-papa torna fallibile?

È, dunque, il soglio petrino in sé

che conferisce il crisma di ‘infallibile’?

Dogma per dogma, il teologo Hans Küng

proponeva che il papa fosse ‘semplicemente’

indefettibile, che già essere senza difetti,

immacolato come il candido lino della sua veste

è una bella responsabilità.

E una vita da post-papa, da ex infallibile

che vità sarà? Come una ri-caduta

dall’eden divino all’inferno del mondo umano

epperò sempre qui nel nostro spaziotempo terrestre?

Allora l’abdicazione papale assomiglierebbe

a un nuovo peccato originale?

Ma non è la decisione di un essere infallibile?

Perché delle due l’una: o sbaglia oppure no.

E se non sbaglia, non sarà che il corpo umano

alla fin fine è meglio del corpo divino?

Perché è l’unico che abbiamo

e che ha persino il papa?

Domande, domande come la più famosa:

signore, perché mi hai abbandonato?

E quindi, non avendo risposta, scendere dalla croce

e mandare tutto e tutti a quel paese?

Il vicario di dio che si dimette non è, infine,

come se dicesse: caro dio, non mi convinci più?

 

 

febbraio 2013

 

                                                                  

 




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