CIAO NEIL
(omaggio a Neil Armstrong)
Molto
tempo è passato
da
quando il primo uomo
ha
passeggiato sulla Luna
mentre
sulla Terra
nulla
è migliorato.
Altri
giorni fatti di folle stanche
e
follie scontente
sono
passati indenni
senza
apparenti danni collaterali
e
quel primo piede lunare
lentamente
invecchiava.
La
vicina di casa
si
pavoneggiava ieri al mercato
dicendo
che
sì
era proprio lui
lo
aveva visto
mentre
prendeva il caffè
e
non ha nulla di diverso da noi
se
non, riflesso nell’iride
il
suolo lunare.
Quel
ricordo tutto tondo
con
dolci fasi e le eclissi
e
i silenzi bui
oscuri,
profondi silenzi lunari.
Né
acqua, né fuoco, né vento
ma
fatta di polvere di mondi lontani
e
in quella polvere bianca
l’impronta
umana.
Ancora
oggi si dà le arie la Luna
piena,
sorridente un po’ fanatica
per
essere stata proprio lei la prescelta
prima
degli altri, lei sempre ammirata
candida
e vanitosa
tutta
ricoperta di miele.
Piange
oggi la luna
in
quel suo silenzio scuro
piange
sola e pallida
per
quell’impronta che
oggi
non esiste più.