CHECKPOINT POETRY
ALBERTO SCARPONI
 

 

la buroide

ovvero

dei tipi del buro

 

operina

in esastiche strofe epigrammatiche

su cose del mondo per non dire d’Itaglia

come già l’Astolfeida

invece in ottave tonde e belle

del grande

Aretino

dedicata a Pasquino e Marforio

 

Nell’Astolfeida, opera delettevole da leggere

che conterrebbe la Vita e Fatti

de quasi tutti li Paladini d’Itaglia

e di dove nacque la Casa di Magheggio e Spadroneggio

e chi fu Buro

e di che Genti e Condizione fu la sua Genologia,

quasi quasi così alla strofa 19 del Canto 1

veritieramente

si dice:

 

Fu Buro un furfante che di leggieri

Rubava. Era de furbi, ladro e ghiotto

(nascon de’ furbi i traditori veri).

Tinti in grana e piegati in ciambellotto,

que’ tanti e tanti buri e cavallieri

magheggioni accattavon col barlotto;

ciurmando il mondo arricchir tutti quanti:

Buro fu ’l capo a’ traditor furfanti.

 

 

1. Di un buro nemmeno baro

 

 

Ah! buro, masnadiero e  farabutto,

ti credi baro, ma non sei che un brutto

figuro, un manigoldo di mestiere,

spia venduta a tutte le bandiere.

Nel mondo tu, mica cammini, strisci,

pur, troppo ebbro, nemmeno lo capisci.

 

 

2. Del buro in quanto buro

 

 

Vivi di trucchi, di macchinazioni,

di trame e complotti e cospirazioni,

cavilli e inghippi e trappole e tranelli.

Ti pare insomma d’esser machiavelli.

Eppure non sei molto più d’un matto

che vive da topo e si pensa gatto.

 

 

3. Del buro ulisse

 

 

T’atteggi, t’ingegni, inventi dei gesti,

ulisse ti fingi, poi ti travesti

da artista, da grande, che poi si perde,

e getti il tuo nome sul tavolo verde,

sperando si dica: «Quello è qualcuno!»,

ma sai da sempre che tu sei nessuno.

 

 

4. Del buro di piccolo intelletto

 

 

Non hai sapere né grande intelletto,

così la lobby è il tuo regno di inetto.

Tu sai solo nomi citare a rotta

di collo, mentre poi, se non è cotta,

è cruda la verità, che strombazzi

al modo degli ossessi strani e pazzi.

 

 

5. Del buro virtuoso e misterioso

 

 

Privo di scienza, ma perfino d’altro

che credi serva per contar da scaltro,

t’atteggi a fermo cavalier virtuoso,

talvolta, e fai il signore misterioso

tentando di far sì che non ti snobbi

la gente, nonostante la tua lobby.

 

 

6. Dilucidazione sulla lobby burese

 

 

La lobby, insomma, è bene lo si dica,

non è una bella cosa, non è mica,

la buona unione che fa forti i miti,

no, è invece la congrega degli arditi

del sottobanco, dello sporco inguacchio,

della prepotenza e del pateracchio.

 

 

7. Del buro locutore

 

 

Se parli si capisce poco o niente,

poi, ché la smania d’ingannar la gente

ti rende oscuro perfino a te stesso.

Così ogni volta non ritrovi il nesso

e le tue frasi da pessimo guitto

son chiare solo quando tu stai zitto.

 

 

8. Del buro defensor fidei

 

 

Tu fingi impegno fervore premura

insomma un gran culto per la cultura,

t’indigni t’adiri t’infuri... un dramma...

ma pórti in cattedra è il solo programma

e tutti sanno purtroppo per te

che tu non sai di che parli e perché.

 

 

9. Del buro profeta

 

 

Tu stilli dal cervello tuo a fatica

l’idea d’un mondo nuovo dove mica

ci si affatichi tanto coi pensieri,

ma solo con gli istinti e i desideri.

Questo perché, se pensi al tuo pensare,

d’essere scemo, questo a te di pare.

 

 

10. Del burese filosofico

 

 

Tu pensi e pensi poi torni a pensare

cose che pensi siano molto rare,

ma mai ti viene in mente qualche cosa

che somigli al profumo della rosa.

’Sto pensiero che pensa il mondo in toto

lo dici elegante… di fatto è vuoto.

 

 

11. Dell’impossibile impresa del buro

 

 

Lo so, ti senti come un cane in chiesa

se devi cimentarti nell’impresa

di dire e fare il vero e solo il vero,

così fai il mago e dici: Grado Zero.

E poi t'inventi mille anacoluti

per dir che tu l’astratto lo rifiuti.

 

 

12. Del buro in cultura

 

 

Il brodo in cui tu cuoci dolcemente

rivela bene che non vali niente,

quel brodo infatti, mentre a te ti pare

una cosa infinita come il mare,

a me, ad altri, ma a tutti sembra invece

una sporca marana nero pece.

 

 

13. Del buro sempre sconfitto

 

 

Le gran battaglie che combatti fiero

truccando spada, corazza e cimiero

le perdi tutte, ma non sai com'è.

Ti svelerò l'arcano: il fatto è che

sebbene tu ti creda un cavaliere

tempesti e lotti solo nel bicchiere.

 

 

14. Della burese indignatio interrupta

 

 

Tu dici che qui non torna una cosa,

cioè, perché mai in questa vita merdosa

i brutti si pensano belli, i ladri

onesti, i figli di puttana padri

della patria. Ma non aggiungi che

qui tu parli del tuo mondo e di te.

 

 

15. Del mistero del buro

 

Ma tu ti guardi e proprio non ti vedi:

«Perché manco di forma?» tu ti chiedi.

L'arcano è che non t'è venuta buona,

dopo nato, di diventar  persona.

Allora forse non è solo un gioco

se dico che in realtà sei nato poco.

 

 

16. Il buro è totale

 

 

Stupisce il buro, si guarda allo specchio:

bambino è metà, però è pure vecchio.

Potenza dell'uomo: un ente totale,

metà è sbirro ma metà è criminale…

si guarda, sospetta, chi è non lo sa…

si chiede la carta d'identità.

 

 

17. Soluzione del problema

 

 

Nessuna risposta. Il buro è nessuno.

Ulisse. Macché, al momento opportuno

officia e timbra «sì» e «no» tutti suoi.

Misteri riti maniere che noi,

come ogni volta davanti a un mistero,

diciamo tranquilli: beh, mica è vero.

 

(Ma il brutto del buro è scuro, cioè

fa gran danni proprio in quanto non è.

Il danno vero è che fa da modello

a chi vagheggia un futuro più bello.

Il futuro di molti sarà – ho paura –

la non-vita d’una triste figura:

 

l’intellettuale d’oggi senza cultura…)

 

fine (vera)

 

 




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