la buroide
ovvero
dei tipi del buro
operina
in
esastiche strofe epigrammatiche
su
cose del mondo per non dire d’Itaglia
come
già l’Astolfeida
invece
in ottave tonde e belle
del
grande
Aretino
dedicata
a Pasquino e Marforio
Nell’Astolfeida, opera
delettevole da leggere
che conterrebbe la Vita e Fatti
de quasi tutti li Paladini d’Itaglia
e di dove nacque la Casa di Magheggio e Spadroneggio
e chi fu Buro
e di che Genti e Condizione fu la sua Genologia,
quasi quasi così alla strofa 19 del Canto 1
veritieramente
si dice:
Fu Buro un furfante che di
leggieri
Rubava. Era de furbi, ladro e ghiotto
(nascon de’ furbi i traditori veri).
Tinti in grana e piegati in ciambellotto,
que’ tanti e tanti buri e cavallieri
magheggioni accattavon col barlotto;
ciurmando il mondo arricchir tutti quanti:
Buro fu ’l capo a’ traditor furfanti.
1. Di un buro nemmeno baro
Ah!
buro, masnadiero e farabutto,
ti
credi baro, ma non sei che un brutto
figuro,
un manigoldo di mestiere,
spia
venduta a tutte le bandiere.
Nel
mondo tu, mica cammini, strisci,
pur,
troppo ebbro, nemmeno lo capisci.
2. Del buro in quanto buro
Vivi
di trucchi, di macchinazioni,
di
trame e complotti e cospirazioni,
cavilli
e inghippi e trappole e tranelli.
Ti
pare insomma d’esser machiavelli.
Eppure
non sei molto più d’un matto
che
vive da topo e si pensa gatto.
3. Del buro ulisse
T’atteggi,
t’ingegni, inventi dei gesti,
ulisse
ti fingi, poi ti travesti
da
artista, da grande, che poi si perde,
e
getti il tuo nome sul tavolo verde,
sperando
si dica: «Quello è qualcuno!»,
ma
sai da sempre che tu sei nessuno.
4. Del buro di piccolo intelletto
Non
hai sapere né grande intelletto,
così
la lobby è il tuo regno di inetto.
Tu
sai solo nomi citare a rotta
di
collo, mentre poi, se non è cotta,
è
cruda la verità, che strombazzi
al
modo degli ossessi strani e pazzi.
5. Del buro virtuoso e
misterioso
Privo
di scienza, ma perfino d’altro
che
credi serva per contar da scaltro,
t’atteggi
a fermo cavalier virtuoso,
talvolta,
e fai il signore misterioso
tentando
di far sì che non ti snobbi
la
gente, nonostante la tua lobby.
6. Dilucidazione sulla lobby
burese
La
lobby, insomma, è bene lo si dica,
non
è una bella cosa, non è mica,
la
buona unione che fa forti i miti,
no,
è invece la congrega degli arditi
del
sottobanco, dello sporco inguacchio,
della
prepotenza e del pateracchio.
7. Del buro locutore
Se
parli si capisce poco o niente,
poi,
ché la smania d’ingannar la gente
ti
rende oscuro perfino a te stesso.
Così
ogni volta non ritrovi il nesso
e le
tue frasi da pessimo guitto
son
chiare solo quando tu stai zitto.
8. Del buro defensor fidei
Tu fingi impegno fervore premura
insomma
un gran culto per la cultura,
t’indigni
t’adiri t’infuri... un dramma...
ma pórti
in cattedra è il solo programma
e
tutti sanno purtroppo per te
che
tu non sai di che parli e perché.
9. Del buro profeta
Tu stilli dal cervello tuo a fatica
l’idea
d’un mondo nuovo dove mica
ci
si affatichi tanto coi pensieri,
ma
solo con gli istinti e i desideri.
Questo
perché, se pensi al tuo pensare,
d’essere
scemo, questo a te di pare.
10. Del burese filosofico
Tu
pensi e pensi poi torni a pensare
cose
che pensi siano molto rare,
ma
mai ti viene in mente qualche cosa
che
somigli al profumo della rosa.
’Sto
pensiero che pensa il mondo in toto
lo
dici elegante… di fatto è vuoto.
11. Dell’impossibile impresa
del buro
Lo
so, ti senti come un cane in chiesa
se
devi cimentarti nell’impresa
di
dire e fare il vero e solo il vero,
così
fai il mago e dici: Grado Zero.
E
poi t'inventi mille anacoluti
per
dir che tu l’astratto lo rifiuti.
12. Del buro in cultura
Il brodo in cui tu cuoci dolcemente
rivela
bene che non vali niente,
quel
brodo infatti, mentre a te ti pare
una
cosa infinita come il mare,
a
me, ad altri, ma a tutti sembra invece
una
sporca marana nero pece.
13. Del buro sempre
sconfitto
Le
gran battaglie che combatti fiero
truccando
spada, corazza e cimiero
le
perdi tutte, ma non sai com'è.
Ti
svelerò l'arcano: il fatto è che
sebbene
tu ti creda un cavaliere
tempesti
e lotti solo nel bicchiere.
14. Della burese indignatio interrupta
Tu
dici che qui non torna una cosa,
cioè,
perché mai in questa vita merdosa
i
brutti si pensano belli, i ladri
onesti,
i figli di puttana padri
della
patria. Ma non aggiungi che
qui
tu parli del tuo mondo e di te.
15. Del mistero del buro
Ma
tu ti guardi e proprio non ti vedi:
«Perché
manco di forma?» tu ti chiedi.
L'arcano
è che non t'è venuta buona,
dopo
nato, di diventar persona.
Allora
forse non è solo un gioco
se
dico che in realtà sei nato poco.
16. Il buro è totale
Stupisce
il buro, si guarda allo specchio:
bambino
è metà, però è pure vecchio.
Potenza
dell'uomo: un ente totale,
metà
è sbirro ma metà è criminale…
si
guarda, sospetta, chi è non lo sa…
si
chiede la carta d'identità.
17. Soluzione del problema
Nessuna
risposta. Il buro è nessuno.
Ulisse.
Macché, al momento opportuno
officia
e timbra «sì» e «no» tutti suoi.
Misteri
riti maniere che noi,
come
ogni volta davanti a un mistero,
diciamo
tranquilli: beh, mica è vero.
(Ma
il brutto del buro è scuro, cioè
fa
gran danni proprio in quanto non è.
Il
danno vero è che fa da modello
a
chi vagheggia un futuro più bello.
Il
futuro di molti sarà – ho paura –
la non-vita
d’una triste figura:
l’intellettuale d’oggi senza cultura…)
fine (vera)