CHECKPOINT POETRY
FRANCIS PICABIA
 

 

 

Manifesto cannibale nell’oscurità

 

 

Voi siete tutti accusati, in piedi.

L’oratore può parlarvi solo se state in piedi.

In piedi come se ascoltaste la Marsigliese,

in piedi come se ascoltaste l’inno russo,

in piedi come se ascoltaste il God save the King,

in piedi come davanti alla bandiera

in piedi finalmente davanti a DADA che rappresenta la vita

e che vi accusa di amare tutto per snobismo

e solo perché costa un mucchio di quattrini.

Vi siete di nuovo seduti? Tanto meglio,

così mi ascolterete con più attenzione.

Che cosa fate qui, seri come ostriche allineate

 perché voi siete seri, nevvero?

Seri, seri, seri fino alla morte.

La morte è una cosa seria, vero?

Si muore da eroi o da idioti, che è proprio la stessa cosa.

La sola parola che non sia effimera è la parola morte.

Voi amate la morte che muoiono gli altri.

A morte, a morte, a morte.

Soltanto il denaro non muore, tutt’al più se ne va in viaggio.

Il denaro è Dio, è colui che si rispetta, una persona seria

– il denaro rispetto delle famiglie. Onore, onore del denaro;

l’uomo che ha del denaro è un uomo d’onore.

L’onore si compra e si vende come il culo.

Il culo, il culo rappresenta la vita,

rappresenta la vita come le patatine fritte,

e voi tutti persone serie, voi puzzate più della merda di vacca.

Dada invece non ha odore, non è nulla, nulla, nulla.

È come le vostre speranze: nulla

come i vostri paradisi: nulla

come i vostri idoli: nulla

come i vostri uomini politici: nulla

come i vostri eroi: nulla

come i vostri artisti: nulla

come le vostre religioni: nulla

Fischiate, gridate, spaccatemi la faccia e poi e poi?

Io continuerò a ripetervi che siete tutti degli imbecilli.

Fra tre mesi, i miei amici ed io

vi venderemo i nostri quadri per qualche franco.

 




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