Poggetto a Mano
Armata
(tratto da Disney contro Le Metafisiche,
ZONA, Arezzo 2008, libro + cd audio di Despairs!)
> traccia
audio 7 (ascolta il file mp3)
Ad Antonello Satta Centanin
1.
Si dia ouverture
nel Pompidou
alla fine del Sogno Cristallino
adesso sfumatino rigatino
dissimulato in lamiere arricciate
portiere divelte granturismo
ranger sanguinolenti
con baffi da mecenate
milanese
che ti dipingi
o spingi su
sul labbro glabro della
conclusione
– gone with the wind Rossella –
del sogno
pure questo sogno
di averci un sogno fetale si termini
ed il sogno aquilino
(preda in basso ai calzoni
target ai porci
le perle su perle
agli sceicchi).
2.
Ché il sogno della carta straccia
rimane carta straccia culturale
lasagna culturale
all’occhiolino strizzato
del sogno vespertino
ed al tramonto spengleriano
all’occaso
all’occhiolino cisposo
in deboscia di dancing sballante
certe affinità zodiacali
cocktail ingeribili invisibili
alfa romeo truccate.
3.
Sugose acide macchie
nelle mutande
nella funzione erotica
d’immolarmi
alle folle di Woodstock
ed oh il tuo molesto destarmi
sintetico
odor di ammoniaca
nella fine biologica
senza conservanti
del sogno leporino
dello sbaciucchio leporino
tu saltellante stanco saltimbanco
con il ghigno sbieco alla Wyndham
Lewis
poco disponibile
a consegnarsi alla polizia
nell’ammanco a strapiombo di cassa
dei debiti di Banca Italia
risorgimentali
delle tue mani in tasca
e pan per focaccia
spessa
per mille (anni – spessi).
4.
E così è la fine
il calar di sipario
vellutato rossastro
del sogno cannibale
dell’ultima cenetta bene
sogno innamoratino
del bikini ciliegino
rasate e spudorate in ogni anfratto
stanno le nipotine
birillo arzillo da bowling
della fossa nichilista
azzimato
è il madido suggeritore di battute
di Racine
si hanno fanciulli gonfi
con fronzoli da curare
nello sviluppo disinvolto
ed il suo mirabile sogno
senza braghe
dall’endocrinologo pazzo
nella fine
la fine sublime paramount
del sogno…
5.
Si piazza un’inquadratura di
decappottabile sciancata
pompa di benzina rugginosa
rovine di Troia
jeans strappati ad arte su
incantevole Elena arruffata e
riacciuffata
pubblicità occulta bacchica
di questo sognaccio levantino
e sgualdrino.
THE END – c’est finit!:
è l’ora proprio l’ora di un tè iraki
meglio se speziato:
ci metterò pure dell’uva passa
lo sorbirò con calma
aspettando un onesto autunno
memorabile
con foglioline rossicce croccanti
calzettoni lunghi vaudeville
dei grigi amanti
orsi e crucciati
per la serie interminabile degli
ombrelli
stile Sarajevo
nella sezione UOMO
di Benetton.
* Alessandro Raveggi è nato nel 1980. Scrive in
prosa, poesia e per il teatro. Di lui sono usciti tre libri. Riconosciuto come
nuovo scrittore da Renato Barilli, Niva Lorenzini e Nanni Balestrini al
festival RicercaBo 2007, è presente in numerose antologie e riviste e segnalato
in prestigiosi premi e festival, tra i quali il Premio Riccione per il
Teatro 2007. Per Zona nel 2006
ha pubblicato L'Evoluzione del Capitano Moizo e
Disney contro le Metafisiche. Oltre a
scrivere, ha curato per due anni il festival teatrale “ZOOM festival” e diretto
come regista la compagnia di ricerca Teatro dell’Esausto, prodotta da
Teatro Studio di Scandicci, Comune di Firenze, Armunia Festival. È dottore
di ricerca in Estetica letteraria. Attualmente sta scrivendo il suo primo
romanzo, di cui alcune anticipazioni usciranno a cavallo tra il 2008 e il 2009
- info: http://nellavascadeiterribilipiranha.wordpress.com