Da “A parole –
in immagini” (antologia poetica 1963-2007) – Gazebo Libri 2008
Mai come ora capiamo di non capire
(acrostico)
Mai come ora
capiamo di non capire
A che cosa siamo
legati
In questo momento
− a che cosa andiamo in-
Contro nella
nostra saputa tiepida solida
Occidentale
angoscia affollata di
Miti e riti
E strepitosamente
stanca di sé −
O anche
acutamente consapevole di
Ruinare −
di rischiare − di rimandare troppo
Alcune
irrimandabili faccende
Come le facce
turbative che sempre più s’affacciano
Ai finestrini
delle nostre auto
Per guardarci
− per chiedere − e noi sì
Invitati allo
sguardo
A biascicare
qualche fesseria qualunque
Mentre il mondo
va a fuoco
O ad allungare lo
spicciolo − la moneta (veloci)
Depressi −
in-sofferenti
In quella
condizione gigantescamente dispari
Non consapevoli
− forse − nemmeno di non essere consapevoli
Oppure sì −
consapevoli quel
Niente che ci
rattrista o trattiene
Con lo sguardo
che scappa − rossi di falsa coscienza
A dirci: “ma che ci posso fare − ma che
Posso fare io
solo
In questa ingiustizia-guerra-miseria”
Rossi
di colpa e impotenti
E
impotenti e impotenti − non fosse per…
***
Noi
noi che abitiamo il mondo ma non
siamo
il mondo
noi − abitanti
di abissi e bagliori − noi
(quanti?)
e i nostri cangiamenti
noi
crudi e cristallini
noi − cuori tardi a crescere
e tramontare
noi
affacciati su noi
che guardiamo altri noi
nel pésto buio − per livelli
di chiarità − per ardua
carità
ostili e gemelli
noi
senza purità − noi affamati
d’equa
parità − noi qua noi là
perduti a cercar mondo
noi
aggrappati a noi che
cerchiamo
noi cerchi
che ruotiamo in tondo in tondo
noi
quadrature impossibili che amiamo
dir di no per dir sì
che tuttavia
vogliamo consenso e amore
e ostilità fuggiamo
noi tutti
accomunati dal respiro − dal
moto − dal terrore
dal vuoto
noi − congiunti e disgiunti
noi (sfatti) facitori di guerre e
paci
noi (gelidi) ad armeggiare
attorno a braci d’acqua
e di paglia
di lucori
e di faci
noi qua che abbisognàmo
di tanti noi
noi
leviamo le tende
d’una occidente gloria
togliamoci le bende
d’una (ac)caduta storia
***
Il denaro
e certe sue alfabetiche filiazioni
Affari −
acquisti − assegni − azioni (male-azioni?) − avidità −
avarizia −
Business −
banche e banchieri − banconote − beni (?) − Borse −
baratti e barattieri −
Conii −
conti − contanti − commerci (spesso marci) − compravendite
− crediti − casseforti − consumi − cambiali − corruzione
−
Denaro − dinari − dollari-dollari −
denaro (sporco) − debiti −
Economia
(tremenda eco-anomia) −
estorsioni − euro (mangia stipendi) − eredità − evasori
−
Finanze
(farina-del demonio?) − frodi (spesso finanze-frodi) − fisco
(spesso frodante) − fondi − fatture − falsari −
fallimenti −
Guadagno (ultra
guadagno) di ladri gaudenti −
Help!
Inflazioni
− imprese − imprenditori − importi − investimenti
− ipoteche − imbrogli −
Ladrocinii
− (ex) lire − listini-prezzi − liquidi (ma ben solidi!)
−
Mercati −
multe − multinazionali − mafia − mutui (non certo mutuo amore) − miseria −
monete (e disonore) −
Niente da
dichiarare (molto da vergognarsi) −
Oro − opimi
troni − obbligazioni − o pure un onorario (inver raro l’onore)
−
Prestito −
paga − prezzo (la vita a troppo caro…) − padroni
− patrimonio: povertà-povertà −
Quotazioni: che
quantità risibili (prive di nobiltà) −
Rupìe −
rubli − risparmi − ricevute − rimborsi
− rate − rincari − ricavi − rendimenti −
ricchezze (vergognose) −
Saldi −
soldi − sterline − strozzini − sfruttamenti − shopping − spese
− salari − scellini − scambi − sconti −
Tasse −
tassi − tangenti − tesoro (loro! e dove metti l’oro?) −
Usura
− utili (a chi s’impingua) −
Vendite −
s/valute − (simoniache finanze vaticane −
Zecca: discorsi
vecchi − sempre “nuovi di Zecca”